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Ginnastica, Mondiali 2014 – Vanessa, ora regalaci una medaglia! Per chiudere alla grande

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Ci aggrappiamo ancora a te. Puntiamo tutto ancora su Vanessa Ferrari per conquistare una medaglia ai Mondiali 2014 di ginnastica artistica. La nostra Nazionale femminile si è ben comportata, ha gareggiato alla grande per tutta la settimana iridata, ma ora serve la stoccata della capitana per chiudere in bellezza.

Domani mattina (dalle ore 08.50, diretta scritta e diretta streaming su Olimpiazzurra, diretta tv su RaiSport2) Finale di Specialità al corpo libero, l’attrezzo preferito dall’azzurra che si presenta all’appuntamento con 12 attrezzi alle spalle in cinque giorni, senza grosse sbavature ed errori, con un’integrità fisica da far paura.

 

A (quasi) 24 anni la nostra Cannibale è pronta all’ennesimo ruggito e a mangiarsi ancora una volta tutte le avversarie. La bresciana va alla caccia della sua sesta medaglia iridata, la terza al corpo libero. Dopo il bronzo di Aarhus 2006 (quando venne incoronata Reginetta dell’artistica in una notte magica), dopo l’argento di Anversa 2013, incrociamo le dita per una nuova magia.

L’escalation verso l’oro sembra davvero impossibile: troppo forte Simone Biles, Campionessa del Mondo in carica e con due titoli all-around alle spalle, per poter essere seriamente contrastata. Solo una caduta della statunitense (o un passo falso davvero molto grave) possono mischiare le carte in tavola per il successo finale.

L’acrobatica della 17enne di Columbus e la sua potenza disarmante sono inarrivabili per tutte le altre sette partecipanti a questo atto conclusivo. Per gli altri due gradini del podio lotteranno cinque ginnaste.

 

Vanessa Ferrari ha diverse frecce al suo arco, diverse variazioni del suo esercizio, svariate possibili aggiunte, collegamenti alle sue diagonali acrobatiche per far salire il D Score e aumentare le possibilità di successo. Il salto dietro sullo Tsukahara, il salto artistico sul doppio teso sono già stati eseguiti tra finale individuale e finale a squadre. Il 6.4 come nota di partenza sembra essere abbondantemente nelle sue corde, poi vedremo se si potrà salire ulteriormente facendo un “collage”, come lei stessa ha scherzosamente previsto.

L’azzurra è perfettamente integra, caricata a palla, motivata, sicura di se stessa, consapevole di poter centrare l’ennesimo colpaccio di una carriera infinita e già leggendaria. Quest’anno ha già vinto moltissimo: si è laureata Campionessa d’Europa in primavera a Sòfia (quando sì doveva salvare la spedizione italiana), in precedenza aveva trionfato in Coppa del Mondo (all-around a Tokyo), si è portata a casa anche lo scudetto con la sua Brixia e ora deve solo mettere la ciliegina sulla torta (la missione più difficile e importante).

 

La difesa del secondo posto è assolutamente alla sua portata e quantomeno il podio è fattibile per il suo talento. Certo non sarà semplice. Come sempre quando si parla di ginnastica artistica. Quarta nel turno di qualifica, terza nella finale a squadre e nella finale all-around (dove però mancava la Skinner).

Venerdì la valutazione di Larisa Iordache è sembrata esagerata ai più, ma questo potrebbe anche essere un vantaggio per la gara di domani. Se le lamentele saranno arrivate ai giudici, questi ultimi potrebbero avere più occhio sulla prestazione della rumena e quindi usare un metro molto severo nei suoi confronti. La Campionessa d’Europa in carica è l’avversario più pericoloso per super Vany, quello con maggior tasso tecnico e spessore ginnico; ha portato in gara lo Tsukahara carpiato, 6.5 di D Score complessivo, temibilissima e già bronzo 12 mesi fa. Attenzione perché un’oretta prima sarà impegnata nella caccia al titolo alla trave dove è la superfavorita.

MyKayla Skinner è dotata di difficoltà davvero esagerate, ma spesso è solita sporcare le sue prestazioni con degli errori ingenui quanto grossolani. Certo se dovesse essere precisa, tonica e concreta potrebbe dire davvero la sua…

Aliya Mustafina è un eterno cagnaccio, un animale da gara, ritornata ad esibirsi al corpo libero dopo un anno d’assenza a livello internazionale. La Zarina, però, sembra in fase calante in questo Mondiale: ha trascinato la sua Russia al podio a squadre, poi nella finale individuale è caduta propria al quadrato e anche stamane alle parallele è sembrata spenta rispetto ai suoi standard. Bisogna sempre stare attenti alla sua imprevedibile zampata, ben memori di quanto successo alle Olimpiadi di Londra 2012, ma non sempre la Campionessa dei giorni migliori. Attenzione perché un’ora prima sarà impegnata nella difesa del titolo alla trave.

Claudia Fragapane è rimasta lontana dai livelli delle big per tutta la settimana. La britannica è bravissima e talentuosa, a Sòfia era tra gli avversari più ostici ma al momento sempre un gradino sotto al podio.

 

In gara anche la nostra Erika Fasana, bravissima ad agguantare questa Finale, ad entrare tra le prime otto ginnaste del Pianeta al suo debutto Mondiale. L’obiettivo è ovviamente ben figurare, esibire il suo miglior esercizio disponibile e sperare di scalare un po’ la classifica (si presenta con il settimo punteggio di qualificazione). Completa il parterre l’australiana Larrissa Miller.

 

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