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Pallavolo
Volley, Mondiali 2014 – Italia incorona un grande cammino! Vogliamo il bronzo
Oggi pomeriggio (ore 17.30, diretta Rai Due) l’Italia scende in campo al Forum di Assago per l’ultima fatica del suo Mondiale. L’amarezza è ancora tanta per il ko di ieri sera contro la Cina che ha tolto alle ragazze una meritatissima Finale.
Il loro cammino resta emozionante ed entusiasmante, ma purtroppo è mancata la ciliegina sulla torta che tutti avrebbero gradito. Le azzurre sfideranno il Brasile per una comunque importantissima medaglia di bronzo: questa è la seconda finalina della nostra storia dopo quella persa nel 2006 e abbiamo l’occasione di tornare sul podio dopo il trionfo del 2002.
Tutti volevano la partita contro le Campionesse Olimpiche, ma si credeva che potesse valere l’oro e invece anche le verdeoro sono crollate in semifinale contro gli USA. Un match da giocare a tutta perché almeno il terzo posto è il giusto premio per il gruppo di coach Bonitta, capace di trascinare un’intera Nazione (ieri quasi 5 milioni di spettatori a seguirle su Rai Due).
Partiamo dal presupposto che non abbiamo mai sconfitto il Brasile in un Mondiale o in un’Olimpiade ma questa deve essere la volta buona. Anche loro hanno dimostrato di avere qualche pecca, soprattutto se pressate in maniera importante al servizio, arma nelle corde dell’Italia.
Servirà parecchia attenzione e tenacia, voglia di vincere, contro un avversario già deluso e che non riesce a sfatare il taboo delle zero vittorie iridate.
Tutti insieme, per l’ultima volta, ai muroni di Chirichella, ai voli di De Gennaro, alla ricezione di Del Core, alle bombe di Diouf e Centoni, alle alzate di Lo Bianco, all’immortalità della capitana Piccinini.
ale sandro
12 Ottobre 2014 at 14:29
La partita ,oltre che per l’importante medaglia di bronzo, è fondamentale per confermare ulteriormente il valore delle azzurre. Hanno saputo battere finora 3 delle 4 squadre più forti (Cina, Russia,Usa), e pure nella sconfitta di ieri hanno saputo tenere testa alle cinesi. Ora vedremo quanta distanza c’è con le brasiliane. Sulla carta e in partenza di torneo si possono/potevano fare tante ipotesi, ma poi c’è il verdetto del campo e le azzurre sono state più che competitive, senza eccezioni, riportandosi anche grazie alla loro guida in panchina tra le prime quattro in una competizione mondiale come non accadeva da tre anni.
Bonitta infatti ha gestito l’incarico in maniera secondo me esemplare, nonostante il poco tempo a disposizione. Ha saputo fare ordine con le giocatrici più giovani chiamando le migliori, è riuscito a ricomporre la frattura(complice anche il tempo che si sa è galantuomo) con le esperte che l’avevano sfiduciato otto anni prima, e ha rispolverato un paio di “dimenticate” che meritavano da tempo il riconoscimento non solo dell’azzurro ma anche di una maglia da titolare. Proprio per una di queste, Nadia Centoni, sono doppiamente felice, perchè non ha fatto altro che confermare tutto il suo valore e la sua costanza di rendimento.
Quando ancora si vociferava sull’Aguero sì – Aguero no, commentai che l’unica cosa che per me contava di più era la creazione di un gruppo, che ,una volta finito il Grand Prix, sarebbe dovuto essere il gruppo da portare sia al mondiale che per il biennio successivo (salvo ovviamente particolari eccellenze che si metteranno in evidenza) fino a Rio, e non un gruppo una-tantum. Le senatrici sono tutte o quasi in grado di motivarsi per dare il massimo per altri 2 anni con la maglia azzurra,e chiudere al meglio il ciclo in nazionale con quella soddisfazione che ancora manca al volley femminile italiano.
Ma prima l’obbiettivo di giornata. Comunque andrà ,da parte mia grandi applausi alle azzurre e allo staff e ottimismo per il futuro.