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Il tennis femminile che cambia: le nuove leve mondiali

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Che il tennis femminile stia cambiando è evidente. L’accesso alle posizioni più alte della classifica non è così serrato come fino a qualche tempo fa e le vecchio glorie, inevitabilmente, lasciano posto a nuove giocatrici, giovani e energiche, pronte a dominare la scena fra qualche anno. Già in top 10 notiamo come l’età media delle primissime si stia abbassando: Simona Halep, classe 1991 ed Eugenie Bouchard, classe 1994, ne sono due esempi lampanti. Ma se loro possono già considerarsi delle certezze per il futuro, altre giocatrici più in basso stanno crescendo e tutti ci chiediamo dove possono arrivare.

Al n.23 del ranking troviamo una spagnola molto interessante: Garbiñe Muguruza. Appena 21 anni per lei, ma può ben ritenersi la carta più importante che la Spagna si giocherà tra breve. In questo 2014 vanta due risultati di rilievo negli Slam: agli Australian Open ragginge per la prima volta gli ottavi di finale in un major, battendo Caroline Wozniacki e fermandosi solo davanti ad Agnieszka Radwanska. Al Roland Garros non solo migliora il suo record personale, conquistando l’accesso ai quarti, ma lo fa alla grande: sul suo cammino miete vittime illustri del calibro di Serena Williams, detentrice del titolo. E’ attualmente in corsa per il Masters B di Sofia, a cui ha potuto accedere grazie al primo titolo vinto in carriera, Hobart, a gennaio.

Karolina Pliskova sarà, invece, l’erede di Kvitova e Safarova in casa cieca. Classe 1992, conquista due titoli nel corso della stagione attuale, l’ultimo dei quali a Linz ai danni della nostra Camila Giorgi. Fra qualche giorno insieme alla sua Repubblica Cieca giocherà la finale di Fed Cup contro la Germania. Sarà l’arma in più, considerando la sua abilità non solo in singolare ma anche in doppio.

L’Ucraina, invece, attende con ansia il salto di qualità della sua giocatrice migliore: Elina Svitolina. 20 anni per la tennista di Odessa, che è ferma alla 30esima posizione della classifica e, nella sua breve carriera, ha all’attivo 3 titoli WTA.

La vera sorpresa della stagione è, probabilmente, il talento più puro del circuito, da preservare per i prossimi anni. Belinda Bencic è svizzera e, ad appena 17 anni, sembra riportare alla memoria, o almeno parzialmente, le gesta della sua connazionale Martina Hingis. Negli Slam migliora nella seconda parte della stagione, arrivando fino al terzo turno a Wimbledon e addirittura ai quarti di finale agli US Open, eliminando due teste di serie. Per un attimo, tutti hanno creduto nell’impresa: viene, invece, fermata da Peng Shuai, piacevole sorpresa del torneo. Difficile fare pronostici quando di fronte si ha una giocatrice così giovane, talentuosissima, ma pur sempre un’adolescente: può sollevarsi fino a diventare una dominatrice o perdersi per strada. Nel frattempo, la Bencic porta a casa la 33esima posizione del ranking e la conserva fino al 2015. Con la speranza che possa ancora migliorare.

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stefania.gemma@olimpiazzurra.com

Foto: Federtennis/Costantini

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