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Short Track
Short Track, Coppa del Mondo: l’Italia riparte da Montreal
Dopo la prima tappa della Coppa del Mondo a Salt Lake City, la squadra italiana di short track sarà impegnata a Montreal dal 14 al 16 novembre. Prontagonista indiscussa, la settimana scorsa, è stata come al solito Arianna Fontana, salita sul podio in due occasioni (bronzo nei 1500m ed argento nei 500m), e ci auguriamo che avvenga lo stesso anche in Canada. Ma per essere veramente competitivi, la sola Fontana non basta: occorrono segnali anche da parte degli altri atleti, in modo che lo short track italiano possa ritrovare la gloria passata. La tappa canadese sarà un’ulteriore occasione per valutare lo stato di forma dei nostri e il loro percorso di crescita.
Per quanto riguarda il settore femminile, tralasciando la leader della spedizione Arianna Fontana, che non dovrebbe avere problemi, attendiamo le prestazioni delle altre azzurre, prima fra tutte Elena Viviani, distintasi leggermente rispetto alle altre nella tappa precedente, in quanto è stata in grado di raggiungere per due volte i quarti di finale (500m e 1000m), o anche Lucia Perretti, giunta tredicesima nei 1000m. Si tratta comunque di risultati di livello inferiore a quelli di Arianna, nonostante comunque entrambe abbiano compiuto dei passi avanti rispetto alla stagione passata. E per quanto riguarda i giovani la situazione non è migliore, dato che la maggior parte di essi ha faticato a passare i primi turni.
In campo maschile, dove non abbiamo un fuoriclasse a cui fare appello, l’Italia è in una crisi ancora peggiore: ci affideremo a Yuri Confortola, il migliore degli azzurri a Salt Like City, settimo nei 1000m e decimo nei 1500. Si è confermato su livelli discreti anche Tommaso Dotti, che dopo la squalifica in semifinale avrà voglia di riscattarsi.
Ci aspettiamo una reazione anche da parte delle staffette, entrambe non impeccabili nella prova precedente: le squadre saranno le stesse e le donne hanno ampi margini di miglioramento rispetto alla scorsa settimana, in cui non hanno superato le semifinali ma furono sfortunate nel sorteggio. Gli uomini, invece, sono arrivati ultimi nella loro semifinale e terzi nella finaleB. Il nostro augurio è che possa esserci più vivacità nel movimento, perchè se da un lato le medaglie della fuoriclasse di Sondrio fanno ovviamente piacere, dall’altra mascherano un movimento davvero fallimentare fino ad oggi. Pyeongchang è ancora lontana, per fortuna, ma alle attuali condizioni sembra davvero difficile arrivare ad una svolta decisiva in tempi brevi.
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stefania.gemma@olimpiazzurra.com
Foto: lettera43.it