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Tennis, Masters ATP Londra: un’edizione spenta?

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Si è concluso ieri il Masters ATP di Londra, giunto alla sua 45esima edizione. La vittoria finale è andata a Novak Djokovic, capace di vincere il titolo per ben quattro volte, tre delle quali consecutivamente: è dal 2012 che nessuno riesce a fermare Nole, che, puntualmente, si laurea miglior giocatore dell’anno. Un torneo davvero esemplare quello del serbo, che sul suo cammino ha perso solo un set, in semifinale contro Nishikori, annientando gli altri avversari con una facilità incredibile. Però, va detto anche questo, il suo girone non era poi così impossibile.

Ma l’esito  sarebbe potuto essere differente, se solo la finale si fosse giocata: Roger Federer, secondo finalista, non è mai sceso in campo, ma si è ritirato per un problema alla schiena che portava avanti da giorni e che si è acuito dopo la maratona con Wawrinka in semifinale. L’imminente finale di Coppa Davis, a cui lo svizzero tiene particolarmente, ha probabilmente spinto Roger a preservarsi, per evitare di incappare in ulteriori danni. Un epilogo che ci lascia l’amaro in bocca, dal momento che tutti noi attendevamo la sfida Djokovic-Federer. Ma anche il resto della manifestazione ci ha lasciati parzialmente delusi.

Sebbene il torneo abbia mostrato tutte le doti fisiche e mentali di Djokovic e Federer, dominatori assoluti nei rispettivi gironi, gli altri partecipanti, a parte alcuni exploit, rari a dir la verità, si sono mostrati poco reattivi, stanchi: Wawrinka e Nishikori non hanno deluso in semifinale, regalandoci delle belle emozioni nonostante la loro sconfitta, ma, nel corso della fase a gironi, sono stati molto pochi i match da ricordare. Si contano sulle dita di una mano gli incontri giunti al terzo set, i primi, soprattutto, sono stati particolarmente spenti e poco intensi dal punto di vista agonistico. Alcune partite sono addirittura terminate in meno di un’ora: perfino l’idolo di casa Andy Murray si è lasciato umiliare da Federer, vincendo un solo game nel corso di un match da dimenticare. Così, i due favoriti alla vigilia hanno avuto vita facile, non essendoci nessuno in grado nemmeno minimamente di impensierirli.

Che siano arrivati tutti un pò stanchi? Fatto sta che la O2 Arena di Londra non si è accesa e il Masters maschile si è rivelato di un livello inferiore rispetto a quello femminile, che ha regalato invece delle soprese e incontri più combattuti. Si chiude così la stagione ATP 2014: Djokovic è ancora l’uomo da battere. Ma..ben tornato Federer.

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stefania.gemma@olimpiazzurra.com

Foto: yahoo.com

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