Seguici su

Scherma

Scherma – Aspromonte, ballerino da podio: “Stanotte ho guidato da Roma a Torino”

Pubblicato

il

TORINO – Dalla pista da danza alla pedana di scherma. Sta stupendo tutti, a Ballando con le stelle, Valerio Aspromonte: settimana prossima si giocherà la finale in prima serata su Rai Uno. E non se la cava affatto male neanche con il fioretto in mano, pur con poco allenamento nelle gambe. Terzo a Torino all’esordio stagionale in Coppa del Mondo, miglior azzurro di giornata dietro a due russi e di fianco allo statunitense Imboden. In semifinale, nonostante un infortunio alla caviglia, sfiora l’impresa da 11-14 portandosi in parità e perdendo alla stoccata decisiva. Tra gli applausi del pubblico, che ormai lo vede come icona del binomio sport-spettacolo italiano. “Sono distrutto fisicamente, stanotte non ho dormito perché ho guidato da Roma a qui subito dopo la fine della puntata di Ballando – racconta -. Ora punto a vincere la finale sabato sera“. E sulla gara: “Nell’ultima stoccata avevo scelto di fare la cosa giusta, ma l’applicazione pratica non è risultata efficace. Ovviamente mi spiace essermi fermato sul terzo gradino, ma considerando che è la mia prima gara dell’anno non posso che ritenermi molto soddisfatto“. Per il fioretto maschile del Bel Paese è il quinto podio individuale in tre uscite da ottobre a oggi, cinque medaglie conquistate da altrettanti atleti diversi. Ottima risposta dopo un’estate incolore.

Sono però tanti i rimpianti azzurri di giornata. A partire da Edoardo Luperi, ko nei 32 per 15-13 contro lo statunitense Race Imboden al termine di un assalto sentitissimo. “Avevo recuperato da 1-5, stavo tirando molto bene. Però lui è in forma ed è uno dei fiorettisti più forti dell’intero circuito. Risultato positivo? Non per il piazzamento, ma per la prestazione sì. La considero tutta esperienza per il futuro. Vado avanti gara per gara: è il modo migliore per crescere“. Poi c’è Lorenzo Nista, che prima si prende la standing ovation del PalaRuffin per la clamorosa rimonta da 10-14 a 15-14 sul campione olimpico Lei (Cina) e quindi cede 15-11 a Tony Helissey negli ottavi. “Sul 10-14 contro il cinese ho pensato che sarebbe stato un peccato perdere un assalto in cui comunque stavo tirando alla pari. Quindi mi sono fermato un attimo, ho ragionato e dopo un paio di stoccate vincenti lui ha perso fiducia fino al mio successo. La stessa cosa mi è capitata contro il francese, anche se è stato bravo a imporre fin da subito la propria scherma”. Dopo il podio di San Francisco, un altro piazzamento nei sedici per dare continuità a Tokyo: “Sono lì e lavoro per migliorare sempre di più“.

Daniele Garozzo è un altro dei ‘vorrei ma non posso’. 15-14 da cuori forti nel derby con Andrea Cassarà, poi medesimo risultato, ma con sconfitta, contro il britannico Richard Kruse: “E’ mancata un po’ di esperienza e forse avevo speso tante energie nell’assalto contro Cassarà. Lì ho tirato al suo livello, che è uno dei più alti del mondo, a tratti facendo prevalere il mio ritmo“. Il quarto rammarico è sul volto di Andrea Baldini, che spreca sul 13-11 contro il francese Maxime Pauty: “Ero partito bene contro il coreano, sempre temibile, poi invece contro il francese ho perso lucidità e lui ha approfittato del mio calo“.

Giorgio Avola, infine, si arrende all’ultima stoccata ad Aspromonte, nel secondo assalto ‘alla morte’ tra gli azzurri di oggi: “Gli scontri fratricidi non sono mai belli, nella prima parte dell’incontro ho patito molto e quando ho iniziato a girare era tardi. Mi spiace aver fallito la qualificazione ai quarti in casa per una sola stoccata, ma la stagione è lunghissima e avrò modo di rifarmi. La forma andrà in crescendo fino all’estate“.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità