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Ginnastica, Abierto Mexicano – Enus Mariani è quarta, podio a mezzo decimo! Vince il body da 10mila dollari

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Il rientro di Enus Mariani in gara ufficiale si completa con un quarto posto (52.950) nel concorso generale dell’Abierto Mexicano.

La Campionessa d’Europa juniores 2012 non riesce a salire sul podio per soli cinque centesimi di punto, un dannato mezzo decimo che guasta un po’ la gioia di aver ritrovato la nostra grande promessa. E dire che questo risultato è arrivato nonostante due errori (uno per giornata), senza i quali la 16enne avrebbe potuto provare a vincere la competizione.

 

La trave dice male alla brianzola che paga una caduta sul flick e salto. Per il resto si è visto un esercizio ordinato e composto, davvero apprezzabili i collegamenti, bellissima uscita in doppio carpio. Peccato solo per il punteggio di 12.350 che le ha un po’ tarpato le ali. Ricordiamo che, se non avesse poggiato piede a terra, avrebbe avuto almeno un punto in più.

Al corpo libero arriva il pronto riscatto. Enus, che ha indossato il body rosa/nero dopo quello azzurro vestito durante la prima giornata, è praticamente perfetta: stoppa ottimamente tutte le diagonali, è molto espressiva, piace la parte artistica. I giudici la premiano con 13.600: è il miglior punteggio in assoluto all’attrezzo (parimerito con Marta Pihan). Purtroppo, però, non basta per agguantare il podio in extremis.

 

Enus può consolarsi con la vittoria del body dal valore di 10mila dollari statunitensi (circa 8000 euro, CLICCA QUI per vederlo). L’azzurra viene investita del Premio Eleganza e si porta a casa il “leotard più costoso della storia”, succedendo nell’albo d’oro ad Angelina Kysla. Il riconoscimento è assolutamente prestigioso in termini economici, soprattutto considerando il blasone di chi le ha conferito il premio: Nadia Comaneci, Lilia Podkopayeva, Daniela Silivas, Bart Conner, Paul Zier, Estela de la Torre. In giuria c’era la storia della Polvere di Magnesio!

 

Il rientro è stato soddisfacente, dal punto di vista fisico e mentale: tenacia, voglia di fare, entusiasmo e tenuta psicologica si sono viste tutte. Le difficoltà devono ancora essere innalzate, ma è il passo più difficile e lungo dopo un’assenza così prolungata nel tempo. Sotto il profilo tecnico è piaciuta per pulizia e precisione. Dopo 609 giorni out dalle pedane, dopo aver attraversato un’infinità di problemi che la metà basta, il bilancio è positivo. Primo mattoncino piazzato, da qui si riparte.

Dispiace per gli errori che ci sono stati (giustificabili) e che le hanno impedito di cogliere un risultato più prestigioso: l’uscita alle parallele (costata probabilmente otto decimi) e la caduta dai 10cm (almeno un punticino) sono state decisive.

La trasferta ad Acapulco doveva portare indicazioni più che risultati immediati: ora mirino puntato sul 2015, per presentarsi ancora più forti di prima.

 

Trionfa Marta Pihan-Kulesza, olimpica a Londra 2012 e tesserata per la Pro Lissone di Enus nel 2014. La polacca, già seconda al termine della prima giornata, non sbaglia nulla: un doppio 13.600 alla trave e al corpo libero la spediscono a un complessivo 54.450 e a un meritato successo.

Al secondo posto una sorprendente Emily Little che, grazie a un eccellente doppio avvitamento al volteggio, aveva concluso al comando dopo la prima metà dell’all-around. L’australiana fatica alla trave (12.600), poi esegue un buon corpo libero da 13.350. Il complessivo 53.550 le regala il miglior risultato della carriera.

Completa il podio l’eterna Chusovitina. Oksana, a 39 anni suonati, si regala l’ennesima gioia di una carriera piena di titoli olimpici, mondiali ed europei che dura da oltre 20 stagioni. L’uzbeka, terza al termine della prima giornata parimerito con Enus, realizza un 12.850 alla trave e il 13.100 al corpo libero che basta per sopravanzare la Mariani di mezzo decimo (53.000).

Quinta l’ucraina Angelina Kysla (52.700), sesta la messicana Amaranta Torres (52.050), settima la canadese Helody Cyrenne (51.450), ottava la messicana Karla Retiz (49.850).

 

Al maschile vince il colombiano Jossimar Calvo (88.750) che aveva acquisito un buon vantaggio al termine della prima giornata. Secondo lo statunitense Danell Leyva (87.950), terzo il giapponese Kenzo Kaneko (87.300).

I primi tre classificati hanno fatto gara a sé. Quarto il tedesco Andreas Bretschneider (84.550), quinto l’ucraino Maksym Semiankiv (84.450), sesto il brasiliano Lucas de Souza Bittencourt (83.750, faceva coppia con Enus).

Settimo il nostro Paolo Ottavi (82.700) che gareggiava abbinato a Emily Little. Ottavo il messicano Kevin Cerda (81.750), nono il polacco Roman Lech Kulesza (79.500 per il marito di Marta che ha vinto al femminile), decimo lo spagnolo Rayderley Miguel Zapata (77.050).

 

Nella gara a coppie miste vince il duo composto da Calvo/Cyrenne (140.200), grazie soprattutto alla performance del colombiano. Al secondo posto Pihan/Semiankiv (138.900), terzi Retiz/Leyva (137.800).

Enus è sesta con Bittencourt (136.700), Paolo è settimo con la Little (136.250).

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