Pallavolo
Volley, SuperLega – Italia, quanta fatica per emergere: (quasi) nessuno in alto alle classifiche
Alcuni italiani stanno ben impressionando nella SuperLega, il massimo campionato nazionale di volley maschile, ma purtroppo le statistiche sembrano non rendere giustizia ai nostri colori, quando sono già state giocate nove giornate (ne mancano quattro per concludere il girone d’andata).
Il top scorer assoluto è il serbo Sasha Starovic, autore di ben 187 punti in 38 set giocati (4.92 di media). Il bomber di Latina è subito tallonato dal connazionale Aleksandar Atansijevic che si è fermato a 172 segnature, ma in soltanto 30 parziali: l’opposto di Perugia ha il miglior rendimento del campionato con 5.73 punti di media.
Eccellente performance di Stefano Giannotti che occupa la terza posizione con 160 punti in 34 set (4.71). Per recuperare il secondo miglior italiano bisogna scendere all’undicesima posizione dove troviamo Filippo Lanza (113 punti, 3.77 a set). Poi si scala ancora per arrivare ai 102 di Zlatanov, ai 97 di Padura, ai 94 di Vettori, ai 93 di Randazzo.
Dai 9 metri, però, l’Italia riesce a farsi onore. Dalla linea di battuta ci pensa Luca Vettori a sventolare il tricolore: 17 aces (0.68 a set). Alle sue spalle Stefano Giannotti (15, 0.44 a set) e Aleksandar Atanasijevic (12, 0.40). La miglior media è di Petric (0.71).
Tra gli schiacciatori/opposti il miglior rendimento in fase offensiva è dello statunitense Taylor Sander (51.0%), subito seguito da Atanasijevic (50.8%) e Della Lunga (50.6%). Curiosamente il top scorer Starovic è giù dal podio (50.4%) insieme a Giulio Sabbi.
Abbiamo preso in considerazione giocatori che abbiano toccato almeno 150 palloni, altrimenti bisognerebbe citare il 61.7% di Kovacevic che però ha piazzato solo 94 attacchi, o anche il 55.1% di Simone Parodi (98), senza dimenticarci del vertiginoso 63.5% di Poey che però ha giocato solo un incontro.
Il miglior schiacciatore-ricevitore è l’ungherese Peter Veres che si è prodigato in un interessante 39.9% (163 palloni ricevuti). In seconda posizione si insidia il francese Earvin Ngapeth (36.4%). Completa il podio Simone Parodi con un importante 35.3%. Merita un applauso Iacopo Botto (34.1%); Filippo Lanza si è fermato a 33.7%. Facciamo notare che abbiamo preso in considerazione solo atleti che abbiano ricevuto almeno 100 palloni.
Sottorete il belga Simon Van De Voorde è disarmante: 42 muri-punto realizzati in 38 set giocati, alla folle media di 1,11 a set! Alle sue spalle il vuoto: l’argentino Sebastian Solé è secondo (25, 0.83); ultimo gradino del podio occupato da Stefano Mengozzi che sta facendo molto bene a Ravenna (24, 0.75). Da tenere d’occhio, però, il rendimento di Emanuele Birarelli che eguaglia Solé per numero di stampatone a parziale (0.83, 25 punti) e soprattutto Alessandro Fei (0.88, 15).
Va segnalato che Stefano Mengozzi è anche il secondo miglior marcatore tra i centrali (89), solo alle spalle di Van De Voorde (94) che ha però giocato sei set in più.
Su 15 liberi impegnati in maniera importante, solo due sono stranieri (Da Silva e Henno). Al primo posto troviamo il solidissimo Massimo Colaci, protagonista assoluto con un vertiginoso 49.6% di ricezione perfetta e solo 9 errori all’attivo. Il libero di Trento sta dominano il suo ruolo e ha creato un buco sui colleghi: Nicola Pesaresi (40.0%), Andrea Bari (39.5%), Daniele De Pandis (39.2%).
Per efficienza brilla ancora Colaci (0.43) e attenzione ad Andrea Bari che è stato capace di segnare un punto.
In cabina di regia non ci sono dubbi: Bruninho è il numero 1 incontrastato. Il brasiliano serve (quasi) tutte le sue bocche da fuoco e, infatti, la capolista Modena ha il miglior attacco della SuperLega (56.1%), senza dimenticare i suoi 11 aces e i 4 muri.
Michele Baranowicz gestisce bene la sua Macerata (51.6%) e sono da annotare anche i suoi 8 muri. Merita risalto anche il solito Luciano De Cecco che fa viaggiare Perugia al 48.4%. Molto bene anche Zygadlo a Trento (49.3%).