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Doping: scopriamo ADAMS, l’applicazione per controllare gli atleti

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Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di squalifiche di un anno ad atleti che, per tre volte nell’arco di diciotto mesi, non hanno fornito informazioni sul luogo nel quale si trovavano (i famosi whereabouts), come accaduto di recente al pugile Manuel Cappai. La colpa o il merito di tutto ciò va ad ADAMS 3.0, il programma, disponibile anche sotto forma di app per smartphone e tablet, creato dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) per controllare gli atleti e reperirli facilmente in caso di controlli a sorpresa al di fuori delle competizioni.

Utilizzare ADAMS (acronimo di Anti-Doping Administration & Management System) è tutt’altro che complicato, e proprio per queste ragioni resta difficile capire come molti atleti possano dimenticare di aggiornare i propri dati in una società altamente tecnologica dove tutti o quasi – compresa gran parte degli sportivi – passano molte ore sui social network e con gli smartphone. Ammesso che qualcuno abbia difficoltà ad utilizzare questi mezzi, poi, la stessa WADA ha reso disponibile online una breve videoguida che in pochi minuti spiega tutto quello che c’è da fare per non incorrere in una squalifica di un anno. La guida, che vi proponiamo di seguito per darvi un’idea del funzionamento di ADAMS, è disponibile sia in inglese che in francese.

GUIDA IN INGLESE

GUIDA IN FRANCESE

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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