Pallamano
Pallamano femminile, Europei 2014: Spagna-Norvegia, la finale rivincita del 2008
Questo pomeriggio, alle ore 18:00, le nazionali di Spagna e Norvegia si contenderanno il titolo europeo di pallamano femminile alla Sports Arena László Papp di Budapest, in Ungheria. Un match che non rappresenta una prima assoluta, visto che già nel 2008 le stesse formazioni si erano affrontate nella finale di Skopje (Macedonia), con le scandinave che si imposero con uno schiacciante 34-21.
Anche quest’anno, le campionesse olimpiche della Norvegia partono favorite: la nazionale nordica ha condotto tutto il torneo con grande sicurezza, concedendo una sconfitta solamente contro l’Ungheria, quando però la qualificazione alle semifinali era già in tasca. Questa squadra ha dalla sua la grande esperienza e l’abitudine alle partite importanti, come dimostrano i cinque titoli europei in bacheca (quattro consecutivi dal 2004 al 2010), per un totale di otto finali disputate. Questa, infatti, sarà la settima finale consecutiva che vedrà la Norvegia protagonista, con le scandinave che vorranno vendicarsi dopo la sorprendente sconfitta patita due anni fa contro il Montenegro. Dalla loro, poi, hanno anche una grande varietà offensiva, con Heidi Løke e Nora Mørk che si alternano nel ruolo di miglior realizzatrice, ma soprattutto la numero uno dei portieri in questa competizione, Silje Solberg, capace di parare con il 42%.
La Spagna, al contrario, è entrata tra le prime quattro solamente nel 2008, quando, come anticipato, si classificò seconda alle spalle della Norvegia. Da allora, però, le iberiche hanno ottenuto altri importanti risultati, come le medaglie di bronzo vinte ai Mondiali 2011 e soprattutto ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Mai, però, la nazionale spagnola ha ottenuto una medaglia d’oro in una grande manifestazione internazionale al femminile. La formazione giallorossa si affiderà soprattutto alle capacità offensive di Carmen Martín, la ventiseienne che con le sue quarantadue reti è terza nella classifica marcatori del torneo, ma che soprattutto ha una percentuale realizzativa del 75%.
La finalissima sarà preceduta dal match tra Svezia e Montenegro per la medaglia di bronzo. Le montenegrine, che non potranno più difendere il titolo vinto a due anni fa, puntano a confermarsi comunque sul podio, mentre le svedesi cercheranno di conquistare la seconda medaglia della loro storia dopo l’argento del 2010. Isabelle Guldén, miglior realizzatrice del torneo con 51 goal, vorrà ulteriormente rimpinguare il suo bottino, anche se la prima posizione in questa classifica sembra ormai acquisita.
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Immagine: EHF (pagina Facebook)
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com