Golf
Golf, il 2015 per la svolta: Chicco Molinari-Manassero per reagire, Dodo Molinari per confermarsi. E Paratore…
Il golf italiano ricomincia da sette. Tanti saranno gli azzurri presenti sull’European Tour 2015, dopo una Qualifying School stellare che ha permesso al gioiellino Renato Paratore, ad Andrea Pavan e ad Alessandro Tadini di conquistare e di riacquistare (nel caso degli ultimi due) la carta per il circuito maggiore. E di allargare un contingente italiano mai così ampio nella Race to Dubai, da cui ci si attende, ora, un’annata di ben altro livello rispetto a quella appena conclusa.
Il 2014 ha regalato (poche) luci e (tante) ombre, soprattutto dalla coppia d’assi Francesco Molinari-Matteo Manassero, attesi in un’élite che, invece, li ha respinti, in particolare nella seconda metà della stagione. Da Chicco, perlomeno, una prima reazione è già arrivata nel Alfred Dunhill Championship, concluso con un ottimo sesto posto al termine di un torneo complessivamente ben condotto. Rispetto all’annata ormai ai titoli di coda, il torinese dovrà necessariamente rompere gli schemi e spezzare quell’equilibrio che lo costringe a soli piazzamenti. Troppa regolarità, nel suo caso, risulta essere nociva. Per ritrovare una vittoria – e la Top 50 del ranking mondiale – assente dal 2012, la sola perfezione da tee a green non potrà bastare. Dopo aver in parte rivoluzionato il proprio gioco, Manassero è atteso invece ad una stagione di risposte. Dovremo ancora attendere per rivederlo ai livelli di un anno e mezzo fa? Sarà fisicamente e tecnicamente pronto? Ai posteri l’ardua sentenza, ma un talento talmente puro e straordinario non potrà che ritornare a ruggire. Prima o poi. Tutta Italia, d’altronde, freme per il ritorno a pieno regime dei Big Three, dopo la fugace apparizione dell’Open Championship. E la variabile impazzita, in questo senso, è proprio Manassero, perché dal canto suo Edoardo Molinari è pronto per confermare quanto di buono fatto vedere nel 2014. E ne ha fatto vedere davvero tanto. Il torinese, dopo il calvario della doppia operazione in due anni, è ritornato sui livelli che gli competono, ovvero in piena lotta per un titolo dell’European Tour e soprattutto nei Major, dove ha centrato il miglior risultato dai tempi di Costantino Rocca. Il 2015, limando qualche dettaglio come gli eccessivi alti e bassi, potrebbe regalargli finalmente un successo lontano ormai quattro anni.
Per tre big già affermati, ce n’è uno che studia già per diventarlo. E che ha come idolo Matteo Manassero, un ulteriore stimolo (chissà) per il veronese in vista del nuovo anno. Renato Paratore vuole stupire subito anche tra i professionisti. Non che non ci sia già riuscito. A 18 anni, sfiorare la vittoria in una giungla come la Qualifying School è roba da fenomeni, così come imporsi davanti a tanti connazionali ben più esperti nel Campionato Italiano. Un cavallo di razza, classe pura e carattere da vendere. Cercherà di confermarsi sul Tour, invece, l’unico azzurro capace di vincere un torneo nel 2014, seppur minore. Marco Crespi si è di fatto cullato sul successo nel NH Collection Open di aprile per il resto della stagione, sparendo dalle posizioni di rilievo. Un errore da non ripetere. Andrea Pavan sarà chiamato a dimostrare tutto il talento di cui dispone (decisamente maggiore a quanto fatto vedere finora) e a non buttare via intere porzioni di stagione, mentre un indomito Alessandro Tadini proverà a restare aggrappato con le unghie alla Race to Dubai.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: La voce del golf