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Sci alpino: un gennaio rovente per le convocazioni ai Mondiali

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A fine ottobre, subito dopo i giganti di Sölden, la Fisi aveva pubblicato i criteri di qualificazione per i Campionati del Mondo di Vail/Beaver Creek in programma a febbraio: per riempire i 24 posti del contingente (con un massimo di 14 per sesso), si guarderà anzitutto ai podi e quindi ai piazzamenti nei primi 10; i risultati ottenuti in prossimità dell’evento iridato assumono poi una particolare rilevanza.

Da questo punto di vista, con la cerimonia inaugurale in programma per il 2 febbraio, le gare del mese di gennaio risulteranno cruciali per le decisioni del direttore sportivo Massimo Rinaldi e degli allenatori responsabili dei settori. Ad oggi, stando ai sopraelencati criteri, chi sembra avere il biglietto già stampato per il Colorado? Nel maschile, sicuramente Dominik Paris (discesa libera, supergigante), Peter Fill (discesa, superg), Werner Heel (discesa), Christof Innerhofer (superg), Matteo Marsaglia (superg), Stefano Gross (slalom speciale), Patrick Thaler (slalom speciale), Davide Simoncelli (slalom gigante) e Roberto Nani (slalom gigante). Nove pass, dunque: se la velocità può dirsi completa, ma ben disposta, nelle grandi classiche, ad eventuali sorprese firmate magari da Silvano Varettoni, Siegmar Klotz o Mattia Casse, nelle prove tecniche ad oggi si potrebbe ipotizzare un’inclusione di Florian Eisath (gigante), Giovanni Borsotti (gigante), Manfred Moelgg (slalom) e Giuliano Razzoli (slalom): ovviamente, oltre ai già citati velocisti, atleti come Cristian Deville, Massimiliano Blardone, Riccardo Tonetti o Giordano Ronci, apparentemente esclusi, hanno più d’una possibilità per timbrare la qualifica e magari mettere in difficoltà lo staff della nazionale nelle scelte.

Nel femminile, dovrebbero imbarcarsi per gli Stati Uniti Federica Brignone (gigante, con quasi certo utilizzo in slalom), Chiara Costazza (slalom), Nadia Fanchini (gigante e supergigante), Daniela Merighetti (supergigante e discesa), Manuela Moelgg (gigante, con quasi certo utilizzo in slalom) ed Elena Fanchini (discesa, con possibile utilizzo in superg). A questo elenco si dovrebbe aggiungere senza troppi patemi Irene Curtoni per completare il contingente delle prove tecniche. Battaglia aperta per i restanti posti da dedicare, presumibilmente, alla velocità: Verena Stuffer, Hanna Schnarf, Francesca Marsaglia ed Elena Curtoni sanno di dover sfruttare al meglio i prossimi tre weekend per convincere gli allenatori (attenzione alla variabile supercombinata: nel femminile non sono in programma gare prima dei Mondiali, ma la Schnarf è una ragazza che storicamente se la cava molto bene in questa disciplina). Anche Sarah Pardeller e Nicole Agnelli hanno uno slalom di tempo per imbarcarsi per il Colorado e rimescolare le carte. Non dimentichiamoci, poi, di Sofia Goggia: se il suo infortunio dovesse essere confermato di lieve entità, avrebbe ancora carte importanti da giocarsi (d’altronde è ben fresco il ricordo della sua convocazione a sorpresa a Schladming 2013 col clamoroso quarto posto in superg e settimo in supercombinata).

Già, la possibile convocazione a sorpresa, quando si dispone di un contingente ampio non riempito con i criteri oggettivi, è sempre possibile e, appunto, nell’ultimo caso ha prodotto ottimi risultati. Per cui non ci stupiremmo troppo di rinvenire una Marta Bassino o una Karoline Pichler nella lista finale dei convocati, magari anche in chiave gara a squadre che assegna medaglie esattamente come le specialità più tradizionali. Insomma, a tre settimane dall’evento, i giochi sono tutt’altro che fatti.

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foto: credit Fisi

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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