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Sci Alpino

Sci alpino: Italia, un weekend entusiasmante

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Si avvicinano i Mondiali e la nazionale azzurra di sci alpino sembra in decisa crescita di forma: il weekend tra Wengen e Cortina d’Ampezzo ha regalato gioie importantissime ai nostri atleti.

Partiamo da Stefano Gross, che era atteso al compito più difficile: confermarsi dopo la straordinaria vittoria di Adelboden. Sabo lo ha fatto alla grande, chiudendo al secondo posto uno slalom autorevole e senza la benché minima incertezza. Ora è rientrato nell’élite della specialità, già assaggiata nel 2011-2012 prima di un paio di stagioni altalenanti dove i risultati sì, c’erano (vedi il quarto posto olimpico), ma lasciavano sempre un retrogusto amaro, proprio conoscendo le straordinarie potenzialità di questo atleta: perché il livello di Stefano è proprio quello visto tra Adelboden e Wengen. Lo slalom della Männlichen/Jungfrau ha fatto registrare anche il dodicesimo posto di Patrick Thaler, indubbiamente frenato dalle tre uscite precedenti: proprio per questa ragione, per il nostro veterano era fondamentale portare a termine la gara e ritrovare fiducia in vista dei prossimi appuntamenti.

Di Elena Fanchini, poi, abbiamo già detto tutto. Il suo ritorno al successo dopo nove anni abbondanti è una favola davvero bella, a tratti persino commovente considerando quante volte la malasorte ha messo ostacoli nel cammino della velocista camuna e delle sue sorelle. Ottima quarta nella libera successiva (anche in questo caso, confermarsi è sempre più difficile che affermarsi), Elly deve veramente andare in piena fiducia a St.Moritz e poi ai Mondiali: certo, in carriera non è mai stata troppo regolare, ma deve prendere spunto proprio da questo meraviglioso weekend per rendersi conto appieno della sua dimensione, delle sue qualità, e rimanere lì dov’è stata sulle Tofane. Magari portandosi dietro sua sorella Nadia, riapparsa su buoni livelli in libera e confermatasi tra le migliori dieci, pur senza l’acuto sperato da lei stessa, in superg: e anche Daniela Merighetti, ai piedi del podio nella seconda libera sulla pista prediletta prima di una brutta botta al viso che comunque, speriamo, non dovrebbe compromettere il suo prosieguo di stagione. D’altronde l’effetto traino è evidente: la vittoria della Fanchini si è portata dietro il miglior risultato in supergigante di Hanna Schnarf e le più belle prestazioni stagionali, nel superg di ieri, di Francesca Marsaglia ed Elena Curtoni, appena fuori da quelle prime dieci dove hanno tutte le qualità per stare, mentre Verena Stuffer ha faticato più del dovuto a mettere insieme alcuni passaggi positivi e Federica Brignone dimostra di poter avere futuro anche nella velocità.

In tutto questo passa quasi in secondo piano la débâcle della squadra maschile di velocità, che ha vissuto un weekend decisamente negativo tra supercombinata e libera peggiorato oltretutto dall’infortunio di Peter Fill. Christof Innerhofer sembra ulteriormente attanagliato da problemi fisici, Dominik Paris non gradisce alcuni passaggi della storica Lauberhorn e gli altri si sono difesi come hanno potuto: certo, è un peccato che una grande classica come quella di Wengen non abbia visto brillare l’ItalJet, sinora autrice di una stagione d’altissimo livello. Ma la Streif offre già una ghiotta occasione di riscatto.

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foto: credi Fisi

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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