Tennis
Tennis, Australian Open 2015: il talento della Giorgi e il ritorno della Azarenka
Nella quarta giornata degli Australian Open 2015 caratterizzata da poche sorprese e tante conferme, come le esibizioni in scioltezza dei numero 1 del tabellone maschile e femminile Novak Djokovic e Serena Williams, spiccano due tenniste che, per motivi diversi, meritano un approfondimento per quanto sono riuscite a fare sull’hard di Melbourne.
Partiamo, non per spirito nazionalistico, da Camila Giorgi e la sua stupenda vittoria contro Tereza Smitkova per 6-1 6-4 in un’ora e 5 minuti di partita. Il successo della nostra portacolori colpisce non tanto per quello che rappresenta o per l’avversaria sconfitta, ma per il modo con cui la Giorgi è riuscita imporsi. Finalmente si è assistito ad un match, infatti, in cui c’è stata continuità di rendimento e il talento dell’italiana è emerso in tutta la sua lucentezza. La solidità nei colpi da fondo campo , il numero di winners che ha raggiunto quota 23 e alte percentuali sia sulla prima che seconda di servizio, sono dati che certificano una Camila in gran spolvero e da cui è lecito aspettarsi di tutto. Ora lo scoglio si chiama Venus Williams, classe ’80 ed ex numero 1 al mondo, ed è un bell’esame di maturità, proprio per verificare ulteriormente se lo step mentale c’è stato o se ci troveremo a disquisire di un talento mai sbocciato del tutto.
Un’altra tennista che merita un’analisi in particolare è Vika Azarenka che, dopo mesi di sofferenze per l’infortunio al piede con retrocessione alla 44esima posizione del ranking WTA, in questi Australian Open 2015 sembra aver ritrovato se stessa, il proprio gioco e la sua determinazione. La vittoria su Caroline Wozniacki, numero 8 del mondo e favoritita della vigilia, è inaspettata e certifica il ritorno ad alto livello di Vika. E’ stato un match molto equilibrato condito all’inizio da diversi errori da parte di entrambe con la Azarenka a forzare spesso i tempi dello scambio e cercare di concluderlo con dei vincenti e la Wozniacki a variare molto le proprie traiettorie nel tentativo di spostare la sua avversaria. Con l’andare avanti dei games, la maggiore profondità di palla da parte della bielorussa ha avuto la meglio e la numero 8 del mondo si è trovata e un vero e proprio muro in grado di rispondere sempre più con efficacia. Il 6-4 6-2 di fine partita la dice lunga sull’andamento della sfida e su come, probabilmente, il circuito WTA abbia ritrovato un’atleta che qualcuno ormai dava per persa e non più in grado di dimostrare il suo miglior tennis. Nel terzo turno, la Azarenka avrà di fronte un’ altra testa di serie, la numero 25 Barbora Zahlavova Strycova, e chissà se l’avanzata di Vika è solo all’inizio?
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Immagine: tennisworlditalia.it
giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com