Lo spagnolo Javier Fernández si è confermato questa sera come il pattinatore più forte del vecchio continente, vincendo sul ghiaccio svedese di Stoccolma il suo terzo titolo continentale consecutivo, come non accadeva dai tempi del sovietico Aleksandr Fadeev, alla fine degli anni ’80. Il ventitreenne iberico ha presentato il suo programma sulle note del Barbiere di Siviglia, interpretandolo come sempre in maniera magistrale, ma con qualche piccolo errore tecnico, in particolare la caduta sul quadruplo Salchow che gli ha causato una detrazione. Per lui sono comunque arrivati ottimi punteggi, sebbene distanti dai record personali: 173.25 con una valutazione di 85.11 nel tecnico ed 89.14 nei components, per un totale di 262.49.
Dopo tanti tentativi mancati, il giovane russo Maksim Kovtun è finalmente riuscito a presentare un libero da medaglia in un appuntamento che conta: deludente quinto lo scorso anno, il diciannovenne di Ekaterinburg ha realizzato il secondo punteggio di giornata con 157.47 punti (78.75 nel tecnico e 78.72 nelle componenti del programma), ottenendo così una prima medaglia internazionale a livello senior. Sulle musiche dei Muse, Kovtun ha evitato le cadute che troppo spesso avevano pregiudicato le sue prestazioni, limitandosi a qualche imprefezione come nell’atterraggio del quadruplo Salchow.
Dopo l’argento della passata edizione, torna ancora sul podio Sergej Voronov, il ventisettenne moscovita che continua a presentare ottime prove nella parte più matura della sua carriera. L’errore sul triplo axel ed un Salchow solamente singolo non gli hanno però consentito di conservare la seconda posizione ottenuta dopo il corto: il suo free program è stato valutato 151.99 punti: premiato dal punto di vista dell’impressione generale (76.86), ha comunque lasciato punti nel tecnico (75.13), per un totale di 233.05 punti che gli avel comunque la medaglia di bronzo.
La sorpresa di giornata arriva invece da Alexei Bychenko, israeliano di origine ucraina, capace di rimontare dalla settima alla quarta posizione con un libero da 146.59 punti che migliora il suo record personale ottenuto ai Mondiali 2014. Il ventiseienne conclude la sua avventura continentale con 220.22 punti, altro personal best, e scavalca anche il ceco Michal Březina, già bronzo due anni fa, che invece nel free program ha sprecato la possibilità di lottare per il podio, scivolando dalla terza alla quinta piazza a causa di ben due cadute su altrettanti tentativi di eseguire il quadruplo salchow. Nonostante questo, i giudici gli hanno assegnato il secondo punteggio assoluto nei components (79.00), permettendogli di restare tra i migliori cinque con 220.11 punti.
Oltre a Bychenko, ha sorpreso positivamente anche l’azzurro Ivan Righini, passato dall’undicesima all’ottava posizione ed autore addrittura del quinto libero di giornata. Il ventitreenne di origine russa, nonostante una caduta, ha convinto i giudici ad assegnargli 143.30 punti, a soli trentasei centesimi dal suo record personale, con 72.08 di punteggio tecnico e 72.22 di components. Il totale di 210.75 punti lo colloca così dietro al tedesco Peter Liebers (213.57) ed al terzo russo Adian Pitkeev (210.87), ma davanti ad un ex campione continentale come il francese Florent Amodio, nono con 210.11 punti. Completa lo top ten il secondo israeliano, Daniel Samohin (209.93).
Da segnalare che, dopo il disastroso programma corto di ieri, il francese Chafik Besseghier ha fatto sapere di essere stato vittima di un infortunio al ginocchio ed ha così deciso di rinunciare alla prova odierna pur avendo diritto a partecipare come ventiquattresimo ed ultimo qualificato.
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Immagine: Javier Fernández (pagina Facebook)
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com