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Atletica, doping: ancora bombe sulla Russia! Squalificata la campionessa olimpica dei 3000 siepi

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Il mondo dell’atletica russa sta venendo decimato dalle squalifiche per doping: dopo i cinque marciatori, tutti di altissimo livello, sospesi e privati di diverse medaglie internazionali, quest’oggi sono arrivate notizie riguardanti altre due atlete delle specialità che si svolgono all’interno dello stadio. Il caso più importante vede coinvolta Julija Zaripova, ventottenne specialista dei 3000 m siepi. Nel suo profilo sanguigno sono state riscontrate gravi anomalie, che ne hanno causato la sospesione per due anni e sei mesi a partire dal 25 luglio 2013 da parte dell’agenzia antidoping russa, la Rusada, e la conseguente perdita del titolo olimpico conquistato a Londra 2012: la medaglia d’oro va così alla tunisina Habiba Ghribi, l’argento all’etiope Sofia Assefa ed il bronzo alla keniota Milcah Chemos. Zaripova conserva invece i riconoscimenti precedenti, come l’oro mondiale del 2011.

Un caso analogo riguarda la ventisettenne Tat’jana Černova, eptatleta squalificata per due anni dal 22 luglio 2013 a causa di uan positività ad uno steroide, l’Oral-Turinabol. La campionessa mondiale 2011 perderà solamente il bronzo iridato indoor del pentathlon, che andrà alla statunitense Hyleas Fountain. La britannica Jessica Ennis e l’ucraina Natalja Dobrynska terminarono rispettivamente prima e seconda.

In giornata è arrivata inoltre la squalifica per due anni inflitta dalle federazione del Kenya alla maratoneta Rita Jeptoo, risultata positiva all’EPO. La due volte vincitrice della maratona di Boston potrà tornare in gara dopo il 29 ottobre 2016, dunque non potrà prendere parte ai Giochi Olimpici.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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