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Pallamano, Mondiali 2015: Francia-Qatar, una finale comunque storica

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È finalmente arrivato il giorno della grande finale mondiale di pallamano maschile, che a Lusail metterà di fronte i campioni olimpici della Francia ed i padroni di casa del Qatar. Una sfida tutta da seguire, anche perché, qualunque sia l’esito, una pagina di storia verrà scritta.

Partiamo dai favoriti, i Bleus di Claude Onesta, il tecnico più vincente nella storia di questo sport. Già campioni olimpici ed europei in carica, i francesi sperano di tornare ad essere “campioni di tutto” come già fecero nel 2010, quando con la vittoria degli Europei divennero la prima (e fino ad ora unica) formazione a detenere in contemporanea le tre rassegne più importanti. Con una vittoria, la Francia diventerebbe anche la prima formazione a vantare cinque medaglie d’oro mondiali, staccando così la Svezia, che non vince però dal 1999. Per i francesi, inoltre, si tratterà della sesta finale mondiale: dopo la prima, quella del 1993 persa contro la Russia, i Bleus hanno conosciuto solamente vittorie negli incontri per il titolo, vincendo ben nove finali nelle tre competiizoni internazionali più importanti. Un record che potrebbe essere ulteriormente migliorato.

Oltre all’esperienza ed al pesantissimo palmarès, i francesi sono favoriti anche per quanto fatto vedere nel corso del torneo: unica squadra imbattuta, avendo concesso solamente un pareggio nella fase a gironi contro l’Islanda, possono contare su una solidissima difesa e su un Thierry Omeyer che sembra essere tornato quello dei giorni migliori con un 38% di efficacia, sfoderando prestazioni che giustificano ulteriormente il premio di miglior portiere della storia assegnatogli dalla International Handball Federation nel 2010. In attacco, la Francia non ha un vero e proprio punto di riferimento, ma un numero infinito di soluzioni che gli hanno permesso di mandare a segno tutti i giocatori di movimento della rosa. Il miglior realizzatore è Michaël Guigou, con trentatré goal, ma ad impressionare è soprattutto la sua percentuale, visto che più dell’80% dei tiri che scaglia finiscono in rete. L’unico assente sarà Mathieu Grébille, infortunatosi alla spalla nella semifinale contro la Spagna, che farà posto a Samuel Honrubia, altro elemento di grande qualità.

Il Qatar, al di là di tutte le polemiche che ha suscitato, ha già realizzato la miglior prestazione di sempre per una nazionale extraeuropea, ma ora punta a vincere il titolo, potendo contare sul sostegno del pubblico di casa. I campioni d’Asia sono guidati da un fine stratega come lo spagnolo Valero Rivera López, che due anni fa condusse al trionfo proprio gli iberici. Come l’allenatore, anche il giocatore Bertrand Roiné potrebbe riuscire a vincere il Mondiale con due nazionali diverse, dopo il successo del 2011 con la Francia. Il ventotenne di origine montenegrina Žarko Marković sarà l’uomo da tenere d’occhio, essendo il secondo miglior marcatore del torneo con sessanta realizzazioni, ma una percentuale di poco superiore al 50%, fatto che dimostri come dalle sue mani passino gran parte delle conclusioni qatarine: è infatti l’unico giocatore del torneo ad aver tirato più di cento volte (ben centoundici). La seconda soluzione è invece il cubano Rafael Capote, già a segno in quarantadue occasioni, ma in costante crescita dopo una prima fase poco convincente.

Prima della finalissima si terrà anche la sfida per la medaglia di bronzo tra Spagna e Polonia: per gli iberici si tratterebbe del terzo podio consecutivo, mentre i polacchi vogliono tornare in terza posizione come nel 2009. Il pronostico dice Spagna, una squadra ricca di campioni ed abituata a lottare per traguardi importanti, ma i polacchi hanno già dimostrato di saper dare il meglio di sé quando partono da outsider, come nella partita dei quarti di finale contro la Croazia, potendo disporre di un organico molto affiatato seppur composto da nomi meno altisonanti rispetto agli spagnoli.

La finale per il terzo posto si terrà alle ore 14:30 italiane, mentre il fischio iniziale per la finalissima è fissato alle ore 17:15.

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Immagine: Fédération Française de Handball (pagina Facebook)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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