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Ciclocross, Mondiale: a 20 anni Mathieu Van Der Poel su tetto del mondo! Secondo Van Aert, Fontana 10^

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Mathieu Van Der Poel ha compiuto vent’anni da una decina di giorni. Classe 1995, spalle larghe che si adattano alla perfezione per vestire la maglia di Campione del mondo di ciclocross. E non quella di Under 23, perchè l’olandese si è imposto nella gara Elite, davanti ad un altro giovanissimo, il belga Wout Van Aert in quel di Tabor, in Repubblica Ceca, nella rassegna iridata della disciplina. 

Due predestinati, che sembrano nati per darsi battaglia sui percorsi fangosi di tutto il mondo. Date le prestazioni messe in mostra quest’anno, entrambi hanno deciso di prendere parte alla prova iridata nella categoria maggiore, consci del fatto di potersi giocare la maglia iridata. E l’inizio della corsa sembrava la perfetta risoluzione di una rivalità destinata a segnare la storia di questo sport. Van Aert, però, è stato costretto a perdere tempo e posizioni preziose per un problema meccanico, che l’ha respinto ad oltre 40” dalla prima posizione, occupata da Van Der Poel che nonostante l’età ha gestito l’ora abbondante di corsa alla perfezione, senza strafare ma tenendo gli avversari ad una distanza di sicurezza.

Al suo inseguimento si sono avvicendati prima il belga Kevin Pauwels, fresco vincitore della Coppa del mondo, poi il connazionale orange Lars Van Der Haar, che sembrava destinato a chiudere sul secondo gradino del podio. Negli ultimi 3 giri, però, Van Aert è risalito dalla sesta alla terza posizione, dando vita ad una caccia disperata all’avversario, che si è concretizzata solo nell’ultimo chilometro, quando Van Der Poel era già alle prese con i festeggiamenti dopo aver tagliato il traguardo. Sul rettilineo finale il belga ha dimostrato di avere ancora energia nelle gambe, precedendo Van Der Haar nella volata valida per la seconda piazza a 15” dalla maglia arcobaleno. Quarta posizione finale per Pauwels, che ha preceduto Klaas Vantornout, Tom Meeusen e Gianni Vermeersch.

Decima posizione finale a 2’54” da Van Der Poel per Marco Aurelio Fontana, autore di una gara discreta dopo un inizio non facile considerando lo start nelle retrovie della griglia di partenza. Per l’atleta della Cannondale un Mondiale che può essere considerato un buon viatico per la stagione della Mountan Bike, suo vero focus. Dodicesimo, invece, un ottimo Luca Braidot, a lungo protagonista a ridosso della top 10.

Il Mondiale appena concluso, probabilmente, sarà a lungo ricordato come un vero e proprio spartiacque per il ciclocross. Dubbi su Van Der Poel e Van Aert non sussistevano, ma questi due ventenni hanno dimostrato anche nella competizione più importante della stagione di essere i più forti del lotto. Le premesse per vivere un decennio, ed oltre, di grandi sfide ci sono tutte. Oggi a sorridere è l’olandese, e con lui tutto il mondo del ciclocross. Salvo, ovviamente, gli ormai ex big della disciplina, che sembrano destinati ad un ruolo di secondo piano nelle prossime stagioni.

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