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Basket: un ritratto di Gigigante Datome

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Il 2012 è stato un anno molto importante per la pallacanestro italiana: dopo alcune grandi delusioni la nostra nazionale è riuscita a qualificarsi con pieno merito all’Europeo in Slovenia che si disputerà il prossimo settembre e che vedrà la squadra di Simone Pianigiani come una delle possibili outsider per la vittoria finale. Un’estate perfetta quella del gruppo azzurro, che ha vinto tutte le partite di qualificazione, riuscendo ad imporsi con pieno merito anche in trasferte difficili come quelle in Turchia e Repubblica Ceca.
Uno dei protagonisti di questa meravigliosa cavalcata è stato senza dubbio Gigi Datome: il 25enne sardo ha iniziato un processo di maturazione non solo tecnica, ma anche comportamentale, che lo ha portato a diventare uno dei leader dello spogliatoio azzurro e una bandiera per la sua Acea Roma, del quale quest’anno è anche capitano.

Proprio quest’ultimo grado, meritato con il passare degli anni, ha responsabilizzato maggiormente Gigi, che ha saputo trascinare la propria squadra nei momenti più complicati di questa stagione e con prestazioni al limite della perfezione l’ha portata fino al quarto posto e ad un passo dalla qualificazione alle Final Eight. Del ragazzo nato a Montebelluna, ma cresciuto ad Olbia, si è sempre parlato molto bene e descritto come un possibile nuovo fenomeno, ma solo nelle ultime stagioni Datome è riuscito in quel salto di qualità tanto atteso e che faticava ad arrivare, nonostante tutto il buono mostrato in gioventù a Siena e poi negli anni a Scafati.

Dalla stagione 2008 ha sposato pienamente il progetto di Roma ed è uno dei pochi sopravvissuti alle tante rivoluzioni avvenute nella capitale, diventando in poco tempo un simbolo per compagni e tifosi. Da ormai due anni è avvenuto quel cambio di marcia che lo porta ad essere senza dubbio il miglior giocatore italiano del campionato. Qualità immense dentro il parquet, perchè non si parla solo di un magnifico tiratore ( quest’anno viaggia con un pazzesco 52,2 % dall’arco dei tre punti), ma anche di un giocatore che sa attaccare con decisione il canestro, che conquista un buon numero di rimbalzi e che sa trattare il pallone con garbo e classe.

Ora non resta che la consacrazione anche a livello europeo (se si esclude la parentesi nazionale), per dimostrare chi è il vero Gigigante della pallacanestro.

 

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da tuttosport.com

 

 

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