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Biathlon: Dorothea Wierer e la sua fantastica stagione, a caccia dello “zero” al tiro

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Dorothea Wierer è diventata una delle stelle del circuito di Coppa del Mondo del biathlon. All’azzurra manca ancora il primo successo in carriera, ma, con la compagna Karin Oberhofer, la ceca Veronika Vitkova e le tedesche Franziska Preuss e Laura Dahlmeier, è senza dubbio una delle atlete che ha saputo migliorarsi di più nel corso dell’ultima stagione.

Abbiamo già analizzato la sua crescita in questo articolo, con l’esplosione in questi mesi che l’ha portata alla conquista di tre podi a livello individuale, con il terzo posto nell’inseguimento di Oestersund (Sve), i secondi posti nelle sprint di Pokljuka (Slo) e Oberhof (Ger), per passare poi al recente secondo posto ottenuto in staffetta settimana scorsa a Oslo-Holmenkollen.

I miglioramenti sugli sci sono sotto gli occhi di tutti, grazie anche ai consigli del fidanzato Stefano Corradini, tecnico responsabile per lo sci di fondo del Trentino, che la segue negli allenamenti dell’azzurra in Val di Fiemme, dove si sta allenando in questi giorni in vista dei Mondiali di Kontiolahti (Fin).

L’azzurra ha saputo migliorare anche le sue percentuali al tiro, sparando attualmente con l’88% al tiro, addirittura il 92.2% a terra e l’83.5% in piedi. Forse l’unica pecca per la 24enne di Rasun sono state le sue rapide serie in piedi, punto di forza dell’azzurra per la velocità di esecuzione. L’azzurra ha rallentato leggermente il rilascio dei colpi rispetto agli anni scorsi, dovuto al maggior sforzo probabilmente sugli sci, beneficiandone a livello di percentuali.

Lo zero al tiro purtroppo è arrivato in una sola occasione, nell’esordio stagionale durante la sprint di Oestersund, mentre in numerose occasioni l’azzurra ha mancato l’ultimo, o gli ultimi due bersagli della serie in piedi finale: è accaduto soprattutto nelle sprint, dove ha difeso anche il pettorale rosso (a Pokljuka, Ruhpolding e Oslo), nella sfortunata bufera di Oberhof (mass start) e nella 15 km di Oslo, all’esordio stagionale in questo format. L’altoatesina ha quindi ancora margine di crescita anche al tiro, non solo sugli sci, per migliorarsi ancora come atleta nelle prossime stagioni.

Proprio su questo argomento, dopo la sprint di Holmenkollen chiusa al sesto posto, l’azzurra ha dichiarato all’Ibu che lavorerà nella sua testa a livello psicologico per arrivare pronta per i Mondiali, previsti a fine marzo.

La risposta è arrivata immediata nella staffetta della tappa norvegese, dove con il suo 10/10 ha trascinato la squadra femminile al miglior risultato dell’Italia in Coppa del Mondo, salendo sul podio con il secondo posto.

Foto: FISI (Serge Schwan)

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