Sci alpino: Gross, Innerhofer, Marmottan e Striedinger, infortuni post-Mondiali. Si ferma Svindal

I Mondiali di sci alpino, conclusi domenica scorsa a Vail/Beaver Creek, hanno lasciato conseguenze fisiche più o meno importanti a diversi atleti, tra cui, purtroppo, anche un paio di azzurri.

Al di là degli incidenti occorsi ad esempio a Bode Miller con i suoi cento punti di sutura e il ritiro che sembra ad un passo e alla tedesca Veronique Hronek, altri protagonisti del Circo Bianco sono tornati dall’America certamente non al top della condizione. Partiamo dai dolori di casa nostra: ai guai alla schiena, per Christof Innerhofer si sono aggiunti problemi ad un tendine ed una contusione al quadricipite rimediati nello slalom della supercombinata. Per il bimedagliato olimpico, niente gare veloci di Saalbach e ulteriori valutazioni rimandate a settimana prossima. Segue a ruota Stefano Gross: distorsione all’anca nello sfortunato slalom iridato e almeno quindici giorni di stop. A questo punto, il Cacciatore della Val di Fassa proverà a rientrare nel prossimo speciale di Coppa del Mondo previsto a Kranjska Gora il 15 marzo, una settimana prima delle finali.

L’Italia si vede dunque costretta a fermare due dei propri assi, ma all’estero non sorridono troppo. In Francia, stagione finita per Anemone Marmottan: ottava in gigante ad Are come best di questo inverno, la quasi ventisettenne è caduta nella prima manche della gara iridata rimediando la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. In un allenamento a Reiteralm, invece, il velocista austriaco Otmar Striedinger, quarto nella libera di Santa Caterina e sesto nel superg di Kitz, ha rimediato una frattura all’indice della mano sinistra: sabato non sarà della partita in libera, mentre tenterà il recupero per domenica. Infine, Aksel Lund Svindal ha deciso di porre fine anticipatamente alla sua stagione: rientrato clamorosamente ai Mondiali dopo un recupero record dalla rottura del tendine d’Achille, sulle nevi americane ha sfiorato due volte la medaglia chiudendo sesto in entrambe le prove veloci. Ora, però, il campione norvegese preferisce non correre ulteriori rischi.

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foto: credit Fisi

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com