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Sei Nazioni, Scozia-Italia: azzurri, un cucchiaio da evitare e un ranking da salvare

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La trasferta scozzese, ieri sera, è cominciata nel peggiore dei modi per l’Italrugby, con l’ennesima debacle dell’Under 20 subita per mano dei pari età degli Highlanders (clicca qui per saperne di più). Un match senza storia, che la Banda Brunel dovrà cercare inevitabilmente di riscattare contro una Scozia ben più temibile, in proporzione, a quella dei baby, per raddrizzare un Sei Nazioni finora tra pochi alti e tanti (troppi) bassi e, in generale, un cammino davvero intricato costellato di errori, incertezze ed infortuni.

I tanti KO delle ultime settimane, in particolare, hanno costretto il ct transalpino a rivoluzionare l’assetto del XV a cui aveva dato fiducia a novembre. Prima Geldenhuys, poi Zanni e Campagnaro ed infine Castrogiovanni, Masi e Sarto hanno dovuto alzare bandiera bianca e il baffuto coach azzurro, per sopperire alle assenze degli ultimi due, è dovuto ricorrere a due esordienti, pronti ad un battesimo di fuoco nell’inferno di Murrayfield. Enrico Bacchin e Michele Visentin, a modo loro, si sono guadagnati l’occasione di poter vestire l’azzurro e lo faranno nella partita più delicata, quella che inevitabilmente pesa in maniera maggiore sul bilancio italiano. Raramente, infatti, la sfida tra Scozia e Italia non è risultata decisiva per l’assegnazione del famigerato cucchiaio di legno e difficilmente potrà esulare da questo contesto anche stavolta. Gli uomini di Vern Cotter hanno compiuto diversi progressi negli ultimi sei mesi e si è dimostrata evidentemente superiore agli italiani finora, ma ha sprecato le chance di vincere contro Francia e Galles.

Nonostante abbiano sensibilmente avvicinato Bleus e Dragoni sotto diversi aspetti, infatti, Laidlaw&co. pagano ancora qualcosa in termini di esperienza e di tenuta fisica, ma il salto di qualità appare dietro l’angolo. Differentemente, invece, dalle sensazioni che può suscitare la Banda Brunel. L’unica certezza è che sul prato di Edimburgo la battaglia sarà senza esclusioni di colpi, soprattutto tra due pacchetti di mischia formati da avanti aggressivi e pronti a sfoderare gli artigli. Gli azzurri, dal canto loro, dovranno innanzitutto contenere l’indisciplina, contro una terza linea scozzese in grado di sporcare spesso e volentieri i punti d’incontro, per non offrire al piede Laidlaw occasioni di fuga. Se, inoltre, la coperta tra attacco e difesa non dovesse diventare troppo corta, la Banda Brunel potrà davvero tenere testa e, perché no, tentare l’impresa. A patto che il discusso Haimona riesca a ritrovare buone sensazioni dalla piazzola. Anche perché nel ranking mondiale, alle spalle dell’Italia, la Georgia incombe minacciosa…

Kick-off alle ore 15:30, diretta tv su DMAX (canale 52 del Digitale Terrestre, 28 del Tivù Sat e 136 di Sky) a partire dalle 14:50 con Rugby Social Club.

Le formazioni

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Mark Bennett, 12 Alex Dunbar, 11 Sean Lamont, 10 Peter Horne, 9 Greig Laidlaw (c), 8 Johnnie Beattie, 7 Blair Cowan, 6 Rob Harley, 5 Jonny Gray, 4 Tim Swinson, 3 Euan Murray, 2 Ross Ford, 1 Alasdair Dickinson
A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Ryan Grant, 18 Geoff Cross, 19 Ben Toolis, 20 Hamish Watson, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Greig Tonks, 23 Matt Scott

Italia: 15 Luke McLean, 14 Michele Visentin, 13 Luca Morisi, 12 Enrico Bacchin, 11 Giovambattista Venditti, 10 Kelly Haimona, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Simone Favaro, 6 Francesco Minto, 5 Joshua Furno, 4 George Fabio Biagi, 3 Dario Chistolini, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Matias Aguero.
A disposizione: 16 Andrea Manici, 17 Alberto De Marchi, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Marco Fuser, 20 Samuela Vunisa, 21 Guglielmo Palazzini, 22 Tommaso Allan, 23 Giulio Bisegni

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Credit FotosportIT/FIR

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