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Speed Skating, Mondiali Allround 2015: Kramer da record, Sablikova l’anti-orange, Italia in prospettiva

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Nell’ultimo grande evento della stagione 2014-2015 dello speed skating, ossia i Mondiali Allround che si sono appena conclusi in quel di Calgary (Canada), i temi sono due: Sven Kramer che scrive un’altra pagina importante di questo sport e Martina Sablikova che rappresenta l’elemento anti-orange per eccellenza.

Partiamo dall’asso olandese che, con la vittoria dell’edizione 2015, arriva a ben 7 successi iridati, stabilendo un vero e proprio record e aggiungendo un altro alloro alla bacheca già ricca. Un vero fenomeno questo skater che ormai, da 10 anni, monopolizza la scena e riesce sempre ad avere una costanza eccezionale su distanze tanto diverse quanto impegnative. L’aver stabilito un nuovo primato nel punteggio finale, nell’ultima competizione iridata canadese, all’età di 29 anni è testimonianza di uno sportivo che ha sempre voglia e determinazione vincente, oltre a doti tecnico-fisiche fuori dal comune. In questo caso, pattinatori del calibro di Denis Yuskov e del norvegese Sverre Lunde Pedersen si sono dovutu inchinare, per l’ennesima volta, allo strapotere del tulipano che ha dominato le distanze dei 5000m e dei 10000m, infliggendo distacchi notevoli. Se qualcuno, alla vigilia, pensava che era venuto il tempo per Kramer di abdicare, si è sbagliato di grosso.

In quest’egemonia olandese, uno dei pochi atleti che riesce ad imporsi in un’era dominata dall’arancione è Martina Sablikova. La skater ceca, replicando quanto successo negli Europei Allround in Russia, si è imposta anche nell’occasione iridata, surclassando le avversarie nelle prove dei 3000m e dei 5000m, aggiudicandosi il suo terzo oro nei Mondiali Allround dopo Hamar 2009 ed Heerenveen 2010. Alla vigilia, ci si attendeva un duello all’ultimo sangue con l’altro fenomeno di casa orange Ireen Wust ma, in questo caso, non si è replicato il dominio visto nel settore maschile. Tuttavia resta intatta, soprattutto tra le donne, la profondità del movimento dei Paesi Bassi che prevede ben 3 atlete nei primi 7 posti della graduatoria finale.

Per quanto concerne l’Italia, questo evento conclusivo della stagione ha messo in evidenza che c’è ancora molto da lavorare ma, nello stesso tempo, che il materiale per crescere è ottimo. Sia Andrea Giovannini che Francesca Lollobrigida, impegnati a Calgary, hanno migliorato molti dei loro tempi limite, gareggiando al meglio delle loro possibilità e facendo intravedere dei grandi margini di miglioramento. In particolare Giovannini, viene da una stagione già con alcune grandi soddisfazioni, ricordando la vittoria della mass start di Seul in Coppa del Mondo, pertanto da lui ci si aspetta un salto di qualità importante anche sulle distanze classiche come i 5000m.

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Immagine: pagina fb Martina Sablikova

giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com

Twitter: @Giandomatrix

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