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Golf, Francesco Molinari in uno stellare Arnold Palmer. Paratore e Tadini a caccia in Portogallo

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Continua la serie di grandi classiche del golf americano sul PGA Tour. Si resta in Florida, ma il circuito più importante al mondo si sposta ad Orlando, allo storico Bay Hill Club & Lodge per l’Arnold Palmer Invitational (montepremi $ 6.300.000). Il field, naturalmente, non può che essere di grande qualità: in gara ci saranno i primi cinque del ranking mondiale, a caccia di buone sensazioni in vista del sempre più imminente Masters di Augusta, primo Major della stagione e chiaramente l’obiettivo ambito da tutti.

In particolare da Rory McIlroy, desideroso di chiudere il Grande Slam con l’unico torneo tra i quattro ancora assente nel proprio palmarès. Il nord-irlandese, però, dovrà ritrovarsi dopo l’opaco Cadillac Championship. Vuole confermarsi il prossimo uomo da battere ad Augusta, invece, Bubba Watson, mentre vorrà continuare a crescere lo svedese Henrik Stenson, che sembrerebbe aver cominciato ad ingranare le marce più alte. Grande attenzione anche sui due australiani, Adam Scott e Jason Day, troppo spesso piazzati nonostante il talento enorme. Non ci sarà Jordan Spieth, vincitore pochi giorni fa al Valspar Championship, ma avranno buone possibilità di imitarne le gesta i vari Brooks Koepka, Rickie Fowler, J.B. Holmes, Brandt Snedeker, Keegan Bradley, il nord-irlandese Graeme McDowell e il giapponese Hideki Matsuyama .

Al fianco dei tanti big al via ci sarà ancora Francesco Molinari, alla ricerca della migliore condizione e del setup ideale per cercare di rientrare nei primi 50 del ranking mondiale entro il 30 marzo, ultimo termine utile per potersi qualificare per Augusta. Chicco, dopo due eliminazioni consecutive, ha ritrovato un po’ di smalto nel recente Valspar Championship, ma può ancora compiere grandi passi in avanti nel gioco.

Sbarca finalmente nel Vecchio Continente, invece, l’European Tour, seppur con un torneo minore come il Madeira Islands Open (montepremi € 600.000). Sul Clube de Golf do Santo dell’omonima isola portoghese, infatti, la competizione sarà combinata con il Challenge Cup, di cui comincia proprio a Madeira la stagione.

La lotta sarà inevitabilmente meno qualitativa rispetto a quella negli Stati Uniti, ma con tutta probabilità non meno appassionante. Hanno ottime chance di concorrere per il titolo l’irlandese Kevin Phelan, lo svedese Joakim Lagergren, gli spagnoli Carlos Pigem e Carlos Del Moral, l’indiano Shiv Chawrasia e il padrone di casa Ricardo Santos, mentre possono inserirsi nella lotta anche l’australiano Terry Pilkadaris, il sudafricano Justin Walters e il francese Victor Riu. Ha le potenzialità per disputare un torneo di testa anche Renato Paratore, nonostante gli ultimi due tagli non superati. Il 18enne, tuttavia, ha naturalmente il talento dalla sua e, se in condizioni ideali, potrebbe togliersi qualche soddisfazione in terra lusitana.

Tra gli otto italiani in campo, oltre a Paratore potrebbe avere possibilità di far bene anche Alessandro Tadini, mentre Lorenzo Gagli, Matteo Delpodio, Nino Bertasio, Nicolò Ravano, Niccolò Quintarelli e Filippo Bergamaschi andranno a caccia di un piazzamento importante per raccogliere punti preziosi in chiave money list del Challenge Tour.

Twitter: @panstweet

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Twitter Sports Center

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