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Rugby: Un Sei Nazioni “al profumo” di World Cup…

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Dopo circa cinquanta giorni di intense battaglie, placcaggi, mete ed emozioni anche questa edizione dei Sei Nazioni va ufficialmente in archivio.

La vittoria dell’Irlanda (seconda consecutiva), che ha “risolto la pratica” con Galles ed Inghilterra soltanto grazie alla differenza punti globale, ha dimostrato come nel torneo vi siano sostanzialmente tre squadre sullo stesso livello, una compagine indecifrabile come la Francia, e altre due formazioni attualmente certamente meno competitive come la nostra Italia e la Scozia, che per la cronaca si è beccata il Cucchiaio di Legno corredato dal poco simpatico Whitewash.

Le indicazioni emerse in queste settimane però non vanno disperse anzi, vanno parametrate pure a medio termine dal momento che fra qualche mese sarà tempo di World Cup.

La solida Irlanda affermatasi ancora una volta farà infatti parte della Pool D, nella quale saremo presenti anche noi e la Francia; con gli azzurri che gioco-forza dovranno, se vorranno ambire a darsi qualche chance verso una pressochè proibitiva qualificazione ai quarti di finale, cercare di superare gli impronosticabili cugini transalpini, già nella partita di esordio del prossimo settembre.

I padroni di casa dell’Inghilterra e il Galles saranno invece inseriti nel “Girone della Morte”, assieme all’Australia (Pool A). Gli uomini di Lancaster hanno dimostrato di avere una potenza di fuoco quando sono loro a gestire il pallone, ma di esprimere una tremenda sofferenza laddove si tratti di difendere soprattutto il gioco multifase, cosa che diversamente non difetta ai gallesi, venuti fuori alla distanza in questo torneo.
Entrambe però, non è detto che non possano fare uno scherzetto ad una Australia; con la quale comunque bisognerà necessariamente fare i conti.

Infine, la Scozia. Una nazionale a cui manca sempre un centesimo per fare un euro: i protetti di Sant’Andrea sembrano sempre essere nelle migliori condizioni per esprimere un livello di rugby ottimale e trovare soddisfazione con qualche vittoria, eppure.
Stringi stringi, non hanno raccolto neanche una vittoria e in un raggruppamento (Pool B) come quello con Sudafrica, una realtà come Samoa e due nazioni in ascesa come il Giappone e, seppur in maniera minore, gli Stati Uniti, potrebbero rimanere fuori dai quarti di finale per la seconda volta consecutiva.

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michele.cassano@olimpiazzurra.com

Foto: Official Facebook Irish Rugby

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