Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo – Italia: brillante in campo femminile, uomini attesi al riscatto
Il bilancio della stagione 2014/2015 di Coppa del Mondo per il biathlon, che si è appena conclusa a Khanty-Mansyisk (Russia), è certamente positivo per il valore che hanno raggiunto le nostre ragazze nell’arco di tutto l’inverno e non solo per i due bronzi conquistati ai Mondiali di Kontiolahti.
Quest’anno possiamo celebrare i cinque podi conseguiti a livello individuale con Dorothea Wierer, terza nell’ inseguimento Oestersund, seconda nelle sprint di Pokljuka e Oberhof, Karin Oberhofer, seconda nella sprint di Hochfilzen e bronzo iridato nella mass start; anche Nicole Gontier ha potuto festeggiare il podio, terza nella sprint di Oberhof. Nelle prove a squadre è arrivato, oltre al bronzo iridato, il secondo posto ottenuto a Oslo-Holmenkollen nella staffetta femminile.
Dorothea Wierer non sarà certo soddisfatta per il quarto posto ottenuto nella 15 km dei Mondiali, ma ha comunque disputato una stagione da grande protagonista. In palla sin dalle prime gare, l’azzurra ha conquistato ben tre podi e ha avuto nel mese di gennaio la possibilità di vestire il pettorale rosso di leader delle sprint. Conclude la stagione in settima posizione nella classifica generale e siamo sicuri che nella prossima stagione tornerà ancora più determinata per centrare il primo successo in Coppa del Mondo che ancora le manca. Nel frattempo le facciamo gli auguri per l’imminente matrimonio.
Karin Oberhofer ha mostrato di avere un passo sugli sci degno delle migliori fondiste del circuito. Solida nel tiro a terra, l’azzurra in stagione ha spesso difettato nelle serie in piedi, dove è incorsa spesso all’errore. Quando è stata accompagnata da buone percentuali, Karin è sempre arrivata nella top ten e si è potuta regalare anche due podi a livello individuale, con la soddisfazione della medaglia iridata nella mass start. All’alba dei 30 anni l’altoatesina della Val Ridanna è giunta alla maturazione e alla consacrazione nella storia del biathlon azzurro, con un’ impresa, quella ottenuta ai Mondiali, che rimarrà nella memoria di molti appassionati.
Nicole Gontier ha lottato molto in questa stagione di Coppa del Mondo e i suoi sforzi sono stati ripagati centrando il podio nella difficile sprint di Oberhof. La valdostana nella prima parte della stagione ha mostrato miglioramenti al poligono, faticando nel prosieguo della stagione a causa di una condizione non ottimale che di conseguenza non le permetteva di esprimersi al meglio nemmeno al poligono. La 24enne dell’Esercito ha fornito sempre un contributo prezioso durante le staffette, dove si è resa spesso protagonista in positivo a differenza delle stagioni precedenti. Molti i passi in avanti fatti dagli azzurra, che deve prendere come punto di partenza per crescere ancora.
Per essere la sua prima stagione di Coppa del Mondo, Lisa Vittozzi ha dimostrato di avere talento da vendere e la fiducia di una veterana. Serena e confidente nelle proprie doti, ha di fatto reso il poligono il suo punto di forza, sia per precisione che per velocità di esecuzione. La medaglia che ha sfiorato ai Mondiali Junior di Minsk è arrivata con le grandi, grazie a una convincente prestazione sugli sci e una performance rapida e pulita al poligono. Il potenziale della sappadina per crescere c’è, i nostri tecnici sapranno valorizzarlo al meglio, soprattutto verso la crescita per il passo sugli sci.
Federica Sanfilippo è stata l’ennesima sorpresa in positivo in questa stagione: reduce dagli ottimi risultati ottenuti in Ibu Cup, dove ha vinto la sprint di Obertilliach. Approdata a Kontiolahti come riserva, nell’unica gara disputata ai Mondiali ha centrato l’undicesimo posto nella 15 km, dimostrando il proprio valore e creando qualche dubbio di abbondanza sulla staffetta azzurra da schierare. Sicuramente dalla prossima stagione, a meno di malanni o infortuni, la vedremo con più continuità in Coppa del Mondo.
Dall’altro lato della medaglia, in campo maschile i risultati ottenuti sono stati al di sotto rispetto alle aspettative, soprattutto se paragonata alla stagione 2013/2014, dove è arrivato il successo di Hofer a Anterselva e la brillante prestazione ai Giochi Olimpici, culminata nel bronzo conquistato nella staffetta mista.
Lukas Hofer ha avuto una stagione tribolata, condizionata dall’infortunio alla spalla durante la preparazione estiva e dai malanni di stagione che l’hanno afflitto durante le competizioni. Il carabiniere si è presentato ai Mondiali in ottima forma, ma al 25enne di San Lorenzo di Sebato è mancata la solidità al tiro. Il vero Hofer si è rivisto a tratti, disputando prestazioni altalenanti per tutto l’arco della stagione. Anche a Khanty Mansinsk, ha dimostrato di avere un ottimo passo, soprattutto nell’inseguimento, sperando possa risultare un punto di partenza in vista della prossima stagione.
Ci si aspettava qualcosa di più anche da Dominik Windisch, che ha ottenuto diversi ottimi piazzamenti nella prima parte della stagione, sfiorando anche la top ten. Si pensava che la condizione del 25enne di Rasun potesse crescere durante il corso della stagione, ma l’azzurro ha sempre faticato al tiro, mancando numerosi bersagli. Ricordiamo che Dominik ha contratto l’influenza nei giorni appena prima della partenza verso la Finlandia, per cui l’atleta dell’Esercito si presentava alla competizione iridata non al top della condizione e non è riuscito a raccogliere soddisfazioni nel finale di stagione.
Thomas Bormolini ha concluso la sua prima stagione in Coppa del Mondo, esperienza che porterà con se per crescere in vista delle prossime stagioni. Il 23enne livignasco ha sorpreso tutti all’esordio, centrando la top 20 nell’individuale di Oestersund. Con ogni probabilità l’atleta dell’Esercito ha avuto il picco di condizione nella prima parte della stagione, ma si è sempre fatto trovare pronto nelle staffette. Bormolini è il migliore al tiro tra i nostri atleti e ha ampi margini di miglioramento nello sci di fondo, per poter lottare con continuità per risultati importanti.
Christian De Lorenzi ha puntato tutto sui Mondiali, dove è risultato essere il migliore degli azzurri. Il veterano valtellinese, classe 1981, è arrivato a Kontiolahti in un’ottima condizione e ha ottenuto i suoi miglior risultati stagionali, sfiorando la top ten nella 20 km, chiusa al dodicesimo posto. A conferma delle ottime prestazioni, è stato l’unico azzurro a prendere il via nella mass start, terminata in 18esima posizione ma lottando fino all’ultimo poligono con i migliori del circuito. Nonostante l’età avanzata, De Lorenzi si conferma un elemento imprescindibile della nostra nazionale, sia per esperienza che per le proprie abilità al tiro, sperando possa diventare una vera e propria chioccia per gli altri componenti del team italiano.
Foto: FISI (Serge Schwan)
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