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Giro delle Fiandre 2015, il percorso: due muri in più che fanno male

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Pochi giorni ormai separano dalla novantanovesima edizione del Giro delle Fiandre, che si terrà nella domenica di Pasqua con un’importante novità: i muri, da sempre le caratteristiche di questa grandissima classica, passano da 17 a 19 con un lievissimo aumento del chilometraggio totale.

260 infatti i km complessivi da Bruges a Oudenaarde, di cui i primi 87 relativamente tranquilli: ma la Ronde, si sa, viene vinta o persa negli ultimi 150 km. Così, ecco il debuttante Tiegemberg che scalderà le gambe dei corridori, mentre l’altra novità è costituita dal ritorno del Berendries – ottava asperità – dopo due anni di stop per lavori. Quei “sentieri” non asfaltati, brevi ma atroci, saranno senz’altro i giudici del percorso, come la storia del Fiandre ci insegna: e in modo particolare, al ruolo di arbitro dovrebbero ergersi ancora una volta il Koppenberg, con la sua pendenza sopra il 20% a poco più di 40 km dal traguardo, l’Oude Kwaremont e il Paterberg, entrambi da scalare due volte. Proprio il Paterberg verrà affrontato per l’ultima volta ai -13, dando quindi la possibilità ai più in forma di tentare l’impresa in solitaria.

E proprio 13 sono i chilometri massimi di distanza tra ciascuno dei 19 muri, alcuni ovviamente molto più ravvicinati. Se poi dovesse piovere, condizione assai frequente in queste zone del Belgio, la difficoltà del Giro delle Fiandre 2015 schizzerebbe ulteriormente a livelli inimmaginabili.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

 

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