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Ginnastica, Europei 2015 – Italia, le tue azzurre ai raggi X. Per sognare in grande

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Dal 15 al 19 aprile si disputeranno a Montpellier (Francia) gli Europei 2015 di ginnastica artistica. L’Italia si presenta oltralpe con grandi ambizioni. Conosciamo meglio il nostro quartetto, analizziamo le azzurre ai raggi X: carte d’identità sulle nostre azzurre, migliori risultati, precedenti nella rassegna continentale e una valutazione attenta sulla stagione in corso e sugli obiettivi personali.

 

VANESSA FERRARI:

Luogo e data di nascita: Orzinuovi (Brescia), 10 novembre 1990

Tesserata per: Esercito Italiano (società civile Brixia Brescia)

Attrezzi preferiti: corpo libero

Miglior risultato in carriera: Campionessa del Mondo all-around 2006

Miglior risultato agli Europei: Campionessa d’Europa all-around 2007, Campionessa d’Europa con la squadra 2006, Campionessa d’Europa al corpo libero 2007 e 2014

Body azzurri più importanti: Olimpiadi 2008, Olimpiadi 2012; Mondiali 2006-2007, Mondiali 2010-2011, Mondiali 2013-2014

Agli Europei: 9 volte (2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014)

 

Alla fine ce l’ha fatta. Super Vany ha recuperato dalla mononucleosi, dal difficile periodo post malattia che l’aveva debilitata dopo il Mondiale di Nanning e si è rimessa in pista. La decisione è stata presa: volerà a Montpellier per difendere il titolo al corpo libero conquistato lo scorso anno a Sòfia quando salvò la spedizione azzurra.

Difficile fare pronostici sulla bresciana, sempre capace di tirare fuori il coniglio dal cilindro anche nei momenti più difficili. L’avevamo vista male (per i suoi standard abituali, naturalmente) in American Cup e in Serie A, capendo solo dopo qualche settimana la motivazione. Pausa, allenamenti e il responso positivo con la speranza di giganteggiare ancora una volta.

Sarà il decimo Europeo per Vanessa, un traguardo storico per la ginnasta italiana più forte di tutti i tempi che non perde un appuntamento continentale addirittura dall’ormai lontano 2006, quando l’epico quintetto azzurro ci regalò il leggendario oro a squadre di Volos, qualche mese prima dell’apoteosi di Aarhus tutta Ferrari.

Una Vanessa al top sarebbe in grado di lottare per l’all-around, sfruttando anche un parterre che vede l’assenza di due super big come Iordache e Mustafina. La partecipazione della Ferrari impreziosisce la rassegna, illuminata dalla stella più luminosa. Insieme a Ksenia Afanaseva, Campionessa del Mondo 2011 (ed è meglio non infilare il dito nella piaga in casa azzurra per quanto successo a Tokyo), con cui battaglierà per la medaglia più pregiata al quadrato.

 

ERIKA FASANA:

Luogo e data di nascita: Como, 17 febbraio 1996

Tesserata per: Brixia Brescia (cresciuta alla Polisportiva Carnini Fino Mornasco)

Attrezzi preferiti: volteggio, corpo libero

Miglior risultato in carriera: terzo posto all’American Cup 2015, finalista mondiale corpo libero e AA 2014

Miglior risultato agli Europei: bronzo con la squadra 2012, finalista al volteggio 2012

Body azzurri più importanti: Olimpiadi 2012, Mondiali 2014

Agli Europei: 2 volte (2012, 2014)

 

La ginnasta italiana più in forma del momento. Ormai è solo una piacevole ripetizione, avvalorata però dai numeri e dai fatti. Ha sconfitto sul campo la Campionessa Olimpica al corpo libero, tingendosi d’argento al trofeo di Jesolo; ha conquistato la medaglia di bronzo alla prestigiosa American Cup, tappa di Coppa del Mondo; ha dominato in Serie A.

Dalla sua anche i punteggi conquistati in questi primi tre mesi di gara, in cui spicca sì il 14.900 del PalaArrex, ma ben supportato da tanti 14.300-14.400 che la rendono una delle grandi favorite per il podio di specialità al corpo libero.

Questa Fasana, però, è davvero tonica su tutti i quattro attrezzi: eccezionale doppio avvitamento al volteggio, grande miglioramento alle parallele, ben dotata alla trave, stoccata di gran classe al quadrato dove è stata finalista agli ultimi Mondiali. Nel taschino lo Tsukahara avvitato che sembra ormai essere nelle sue corde. Non è un mistero che sia nel ristretto lotto delle ragazze che lotteranno per la medaglia all-around, la cui vittoria sembra essere aperta a più soluzioni.

 

CARLOTTA FERLITO:

Luogo e data di nascita: Catania, 15 febbraio 1995

Tesserata per: Esercito Italiano (società civile Gal Lissone)

Attrezzi preferiti: trave

Miglior risultato in carriera: argento alla trave Europei 2011, finalista alla trave Mondiali 2013

Miglior risultato agli Europei: argento alla trave 2011, bronzo con la squadra 2012

Body azzurri più importanti: Olimpiadi 2012, Mondiali 2013, Mondiali 2011

Agli Europei: 3 volte (2011, 2012, 2013)

 

Rientrata pienamente in gara dopo i problemi fisici del 2014, ha subito strappato la convocazione per il primo grande appuntamento internazionale di stagione. In Serie A e soprattutto a Jesolo ha dimostrato di essere in grande ripresa.

Ha aggiunto elementi alle varie routine, rinnovandole e rinfrescandole, toccando picchi interessanti di D Score che le daranno certamente una mano agli Europei. All’amata trave, che le portò l’argento agli Europei di Berlino 2011, ha carte importanti da giocarsi: la finale è ampiamente alla portata, ma questa Ferlito può lottare anche per qualcosina in più.

A Mosca 2013, suo ultimo appuntamento continentale, mancò la medaglia in un contesto favorevole e qualche mese dopo fu quinta ai Mondiali di Anversa (naturalmente tra ben altre avversarie di maggior spessore). Tre presenze agli Europei, due volte a medaglia: a Montpellier per mantenere la statistica in positivo.

 

MARTINA RIZZELLI:

Luogo e data di nascita: Como, 24 marzo 1998

Squadra: Brixia Brescia (cresciuta alla Polisportiva Carnini Fino Mornasco)

Attrezzi preferiti: volteggio, parallele asimmetriche

Miglior risultato in carriera: oro alle parallele EYOF 2013 (juniores), argento alle parallele Assoluti 2014

Miglior risultato agli Europei: finale con la squadra 2014

Body azzurri più importanti: Mondiali 2014

Agli Europei: 1 volta (2014)

 

Un mese fa, nel listone ufficiale presentato alla UEG, era presente il nome di Enus Mariani. La dead line era troppo anticipata rispetto all’inizio della competizione e così sono cambiate le carte in tavola.

Dentro Martina Rizzelli in virtù del suo sbalorditivo 6.0 di difficoltà alle parallele e di quattro esercizi praticamente perfetti nelle ultime quattro uscite (l’unico leggermente sporcato è quello della Finale di Jesolo). La comasca ha dimostrato nell’ultimo mese quella continuità che le era mancata lo scorso anno (errori sia agli Europei che ai Mondiali).

Con un esercizio tirato a lucido dall’inizio alla fine e con una nota di partenza di quel livello può seriamente sperare di fare bene, dimostrando in una grande occasione internazionale tutto il suo valore. Tra le juniores aveva stravinto l’EYOF di specialità, ora bisogna provare ad affiancare un risultato importante tra le grandi.

 

ITALIA IN PILLOLE:

Tre ginnaste su quattro (Ferrari, Fasana, Ferlito) hanno partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012, quando l’Italia conquistò la prima finale a squadre della sua storia. Gareggeranno insieme per la prima volta dopo quell’evento.

Tre ginnaste su quattro (Ferrari, Fasana, Rizzelli) hanno partecipato agli ultimi Europei.

Sempre tre su quattro (Ferrari, Fasana, Ferlito) hanno conquistato l’ultima medaglia a squadra per l’Italia (bronzo nel 2012).

Tre ginnaste su quattro (Ferrari, Fasana, Ferlito) hanno già conquistato almeno una medaglia europea (due addirittura individuali, Ferrari e Ferlito).

Tutte le ginnaste hanno disputato almeno un Mondiale. Ben tre su quattro hanno partecipato anche a una Finale di Specialità.

Tutte hanno disputato almeno una finale europea, tre su quattro un atto conclusivo individuale.

Di solito scatta sempre il Toto Convocazioni mesi prima di un grande evento internazionale. Questa volta è andato via tutto liscio: la sostituzione di Enus Mariani e il punto di domanda sulle condizioni di Vanessa Ferrari erano gli unici temi caldi dell’avvicinamento a Montpellier. Troppo indietro di preparazione le altre azzurre, per svariati motivi, per inserirsi nel discorso azzurro. Immenso dispiacere per Arianna Rocca che, con quei due salti al volteggio, avrebbe meritato un posticino.

 

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