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Oltre Cinquecerchi

Pro12, 12^ giornata: i top e flop del derby di ritorno

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TOP 

Zebre

Leonardo Sarto: l’ala classe ’92 è esplosività pura, anche se dal punto di vista tattico c’è (molto) da migliorare. Peraltro, le sue accelerazioni spesso paiono prendere di sorpresa i compagni, mai in sostegno quando il padovano decide di macinare metri. Insieme a Venditti, forma la coppia di ali del futuro, non solo delle Zebre…

Andrea Manici: due anni più “vecchio” di Sarto, al 22enne tallonatore basta di nuovo uno scorcio di secondo tempo per mettersi in luce. Il posto da titolare di Giazzon inizia lentamente a vacillare. Il dopo-Ghiraldini è sempre di più nelle sue mani.

Paolo Buso: un ottimo utility back per Gajan, che lo ha schierato ovunque nella trequarti. Dopo aver giocato da primo centro una settimana fa, il dt francese lo sposta ad estremo, ricevendo buone risposte dal 26enne nativo proprio di Treviso. La meta è un premio meritato alla buona partita.

Benetton Treviso

Kris Burton: la squadra probabilmente gira meglio con Di Bernardo, ma Kristopher si fa preferire per l’ottima vena realizzativa dalla piazzola. 6/7 lo score del n°10 biancoverde, con due drop in appena 8′. Piede decisivo.

Valerio Bernabò: tanto lavoro sporco per lui e poca visibilità, tranne per la ‘pulizia’ in occasione della meta di Gori, dove irrompe come un toro per mettere l’ovale a disposizione di Ugo. Nel turnover di Smith, lui è sempre pronto.

Edoardo Gori: l’intelligenza tattica e il talento in dote consentono a Ugo di poter svolgere ottimamente anche il ruolo di ala. E da vero rifinitore approfitta del lavoro di Bernabò e Minto al 26′ e schiaccia un’importante meta. Man of the match.

FLOP

Zebre

Mauro Bergamasco: quarto cartellino giallo in stagione ed ennesima conferma di una carriera sempre più avviata sul viale del tramonto.

Alberto Chillon: Gajan affida a lui la maglia n.9, relegando in panca Tito Tebaldi. Il 22enne non ripaga la fiducia del mister, convincendo poco ed evidenziando alcuni limiti tecnici.

Benetton Treviso

L’atteggiamento: i Leoni perdono di intensità dopo la meta di Ghiraldini, affievolendosi minuto dopo minuto e sedendosi di fatto sugli allori. La ricerca spasmodica della terza meta è priva di idee e agevola il compito alla difesa bianconera. Probabilmente, il panettone si sarà fatto sentire. Contro avversari ben più quotati, però, cali del genere saranno inammissibili.

La mischia: la sorpresa negativa della giornata, però, è il pacchetto biancoverde, a tratti svogliato e inconcludente. Gli avanti zebrati vincono sovente gli ingaggi, anche con Rizzo e Cittadini in campo. In questo caso, più dei meriti delle Zebre, ci sono ampi demeriti da parte del pack trevigiano.

Foto: Marco Sartori

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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