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Golf, dal buio emerge Marco Crespi: può dare la scossa?

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Né Molinari, né Manassero, nemmeno Paratore. La star del weekend italiano è solo ed unicamente Marco Crespi, fin qui praticamente abulico in stagione ma esploso nello Shenzen International quando meno te l’aspetti. D’altronde, il biglietto da visita del lissonese recitava sette tagli mancati in nove tornei, più un 63esimo ed un 67esimo posto. Niente di benaugurante in vista della settimana cinese, insomma. Come spesso capita nel golf, tuttavia, l’imprevedibilità è all’ordine del giorno: quarto posto finale, miglior prestazione di un italiano nel 2015 e la speranza di aver dato una scossa a tutto l’ambiente, come non avvenuto lo scorso anno.

Di questi tempi (qualche settimana precedente sul calendario), infatti, Crespi si rendeva protagonista dell’unica vittoria azzurra degli ultimi due anni, nel NH Collection Open in Spagna. Field e montepremi non erano dei più appetibili, certo, ma il 36enne lombardo bruciò una concorrenza di tutto rispetto e si guadagnò di fatto, seppur con le future fatiche del caso, la conferma della carta per l’European Tour. Meritata, ma nel 2015 mai suffragata con qualche risultato. Fino a ieri. Lo scorso anno, tuttavia, quell’importantissimo successo non trovò seguito (se non in parte e sporadicamente) nelle punte dell’Italia a livello internazionale: ci fu uno storico Open Championship e qualche piazzamento ragguardevole, ma non quel sapore caratteristico che solo la vittoria può dare. Le premesse sembrano mancare anche oggi, a dire il vero, visto lo stato generale del golf italiano.

Pochi risultati, tanti piazzamenti anonimi, un Francesco Molinari sfortunato nell’infortunarsi nel momento in cui poteva crescere di condizione, un Matteo Manassero in lenta (lentissima) crescita e un Renato Paratore a cui si possono fare solo tanti applausi per come sta gestendo il suo primo anno da professionista. Ed Edoardo Molinari? In Cina aveva cominciato decisamente male, poi la scelleratezza del suo caddie (salito su un car per cambiare buca, vietato dal regolamento) ha fatto il resto, costringendolo alla squalifica. Un episodio sintomatico del momento difficile di Dodo Molinari e dei Big Three, ma che – si spera – la brillantezza del puntuale Crespi possa contribuire a far svanire il prima possibile

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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