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Giro d’Italia 2015: tanto fumo, distacchi minimi. E Contador sorride…

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Una giornata che ha lasciato l’amaro in bocca. L’ottava tappa da Fiuggi a Campitello Matese doveva rappresentare la prima chiave di volta della corsa rosa. Niente di tutto questo: su un arrivo in salita rivelatosi molto meno selettivo del previsto, non è accaduto praticamente nulla tra i favoriti. Un esito che non può che far sorridere Alberto Contador.

Ci ha provato Fabio Aru, ma senza la necessaria convinzione. O, forse, senza le gambe giuste per staccare i rivali. Il sardo ha messo alla frusta la sua squadra, prima di piazzare due ‘stoccatine’ che non hanno lasciato il segno. Il 24enne non è riuscito a dare continuità alla propria azione: l’impressione è che la condizione di forma non sia ancora quella ideale. Possibile che vedremo il vero Aru solo nell’ultima settimana. Il capitano dell’Astana, tuttavia, può consolarsi con una prestazione di squadra super: lo spagnolo Mikel Landa ha sfiorato il successo di tappa, Dario Cataldo ha tenuto il ritmo dei big e, in generale, il team kazako si è sempre trovato in netta superiorità numerica. Un fattore che potrebbe rivelarsi determinante nel prosieguo di questo Giro.

Se la frazione è andata all’iberico Beñat Intxausti, il vero vincitore di giornata è Alberto Contador. Il ‘Pistolero’ ha superato brillantemente una giornata delicatissima, dimostrando di aver ormai smaltito quasi completamente il problema alla spalla sinistra. Il percorso, salvo colpi di scena, consentirà ora al capitano della Tinkoff Saxo di tornare al 100% proprio in occasione della decisiva cronometro di Valdobbiadene, in programma sabato prossimo. Lo spagnolo, inoltre, ha anche conquistato 2 secondi di abbuono in un traguardo volante: come interpretare un’azione di questo tipo? Forse Contador voleva testare la spalla in vista della salita conclusiva; oppure non è da escludere che tema due rivali agguerriti come Aru e Porte, con i quali potrebbe giocarsi la vittoria finale sul filo di lana.

Tra i promossi di oggi figura proprio Richie Porte. L’australiano non ha mostrato il minimo segnale di cedimento agli attacchi di Aru, correndo al contrario con una padronanza che la dice lunga sulle ambizioni del 30enne aussie. Finora per il capitano del Team Sky il Giro procede secondo il programma stabilito a tavolino: non perdere nulla fino alla quattordicesima tappa, per poi provare a fare la differenza nella prova contro il tempo di 60 km. Lì Porte punta ad infliggere anche 2 minuti a Contador, distacco poi difficile da colmare sulle Alpi, soprattutto se il vincitore del Giro del Trentino 2015 manterrà la stessa condizione attuale.

Segnali di ripresa da parte di Rigoberto Uran (Etixx): il colombiano per la prima volta non ha perso le ruote dei rivali in salita. Il distacco ancora contenuto (1’24” da Contador) e, soprattutto, la crono di Valdobbiadene mantengono il sud-americano tra i principali pretendenti per la maglia rosa a Milano.

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federico.militello@oasport.it

 

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