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Giro d’Italia 2015: Landa vince a Madonna di Campiglio sotto l’egemonia di Alberto Contador

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Il Giro d’Italia ha il suo padrone. E lo dimostra senza esagerare, a Madonna di Campiglio. Un Dittatore dal cuore gentile, che lascia a Mikel landa il successo di una tappa che l’ha visto fare il bello e il cattivo tempo sulle rampe più impervie della salita finale. Dopo la crono disarmante di ieri, Alberto Contador mette un altro importante sigillo sulla 98esima edizione del Giro d’Italia 2015.

Con un traguardo come quello di Madonna di Campiglio, che faceva gola a molti, la fuga ha faticato a prendere il largo, grazie anche al duro lavoro della Tinkoff-Saxo che ha imposto sin dalle prime battute un ritmo altissimo che non ha consentito a nessuno di prendere margine. Solo verso la cima del passo La Fricca, un seconda categoria, sono riusciti a prendere margine Giovanni Visconti (Movistar), Hubert Dupont e Matteo Montaguti (Ag2r), Ilnur Zakarin (Katusha), Benat Intxausti (Movistar), Kanstantin Suitsou (Sky) e Sergio Paulinho (Tinkoff-Saxo). Questi uomini non hanno mai avuto un grosso vantaggio, con la squadra di Contador che ha concesso soli 3’30” agli attaccanti.

Sul passo del Daone, penultima ascesa di giornata, sono rimasti al comando Visconti, Suitsou e Dupont, ma il gruppo maglia Rosa si è riportato sempre più vicino a questi attaccanti. Il passo imposto dall’Astana, oltre a selezionare il gruppo e ad isolare Alberto Contador, ha fatto letteralmente saltare per aria Rigoberto Uran Uran (Etixx-QuickStep), tra i più seri pretendenti al podio, mentre Richie Porte (Team Sky) si era già lasciato sfilare, probabilmente per uscire definitivamente di classifica dopo che nelle ultime tappe aveva perso quasi 9′ dalla testa della corsa.

In cima alla salita è passato in prima posizione Visconti, con il gruppo maglia rosa preceduto dal suo compagno Intxausti, sempre in maglia azzurra, a poco più di un minuto e 20” dalla testa della corsa. Il gruppo si è spezzato in due tronconi nella successiva discesa in due tronconi. La prima parte, comprendente 5 uomini dell’Astana, si è riportata sui tre fuggitivi, che sono stati ripresi a circa 18 chilometri dalla conclusione, con il solo Dupont a resistere con una manciata di secondi di margine sugli inseguitori.

Una volta superata Pinzolo, dove Alberto Contador si è permesso di vincere lo sprint per 2” di abbuono al traguardo volante, è iniziata l’ultima salita, e anche Dupont si è dovuto arrendere al ritmo dell’Astana. Il gruppo maglia rosa si  è selezionato sempre più sulla salita finale, fino a quando con Kangert, Landa, Aru e Contador sono rimasti solo Amador, König, Trofimov e Kruijswijk. A 3 chilometri dal traguardo ha attaccato Mikel Landa, cui ha risposto prontamente Contador. Con un Fabio Aru in leggera difficoltà lo spagnolo della Tinkoff-Saxo ha accelerato nuovamente, senza però riuscire a fare la differenza, con il sardo che si è riportato a ruota dei due battistrada seguito da Yury Trofimov. A due dalla conclusione ha provato ad attaccare proprio Aru, ma l’attacco decisivo ancora una volta l’ha portato Mikel Landa, che ha nuovamente messo in difficoltà il proprio compagno di squadra. 

A mille metri dalla conclusione è riuscito a rientrare Trofimov, che sullo slancio ha sorpreso gli avversari prendendo qualche metro di vantaggio. Contador non ha inseguito e come lui anche gli Astana hanno lasciato il via libera a Trofimov. Ai -500 è stato Landa a rompere gli indugi, e in poche pedalate si è riportato sulla testa della corsa, scavalcandolo e andando così a conquistare il quarto successo della carriera, sicuramente il più importante. Dietro di lui, staccati di pochi metri l’uno dall’altro, sono arrivati Trofimov, Contador e Aru. Per l’Astana si tratta del secondo successo di tappa in un Giro che l’ha sempre vista protagonista.

In ottica classifica generale resiste sul terzo gradino del podio Andrey Amador (Movistar), oggi sesto sul traguardo a 42” da Landa.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia

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