Calcio
Calcio, Europa League: Siviglia-Dnipro, la finale dei rimpianti azzurri
Sarebbe potuto essere il giorno del grande riscatto del calcio italiano. Un derby a Varsavia, o almeno una squadra della Serie A in finale di Europa League dopo le cinque qualificate agli ottavi. E invece in Polonia non ci saranno né Napoli né Fiorentina, le sopravvissute dopo i ko di Torino (a testa altissima contro lo Zenit), Roma (nel derby con i viola) e Inter (tonfo con il Wolfsburg).
L’atto conclusivo dell’Europa League 2014-2015 vedrà dunque impegnate dalle 20.45 (diretta su Italia Uno) Siviglia e Dnipro, Spagna vs Ucraina. Il club andaluso è campione in carica, avendo alzato il trofeo lo scorso maggio allo Juventus Stadium contro il Benfica ai rigori, e sogna di ripetere il bis già ottenuto quando la manifestazione si chiamava ancora Coppa Uefa nel biennio 2006-2007. La compagine di Unai Emery è favorita e il tecnico, secondo alcune voci di mercato vicino al Milan per la prossima stagione, potrebbe dunque disputare domani l’ultima partita ufficiale sulla panchina del Siviglia dopo due anni e mezzo. In caso di successo, i biancorossi sarebbero qualificati per la prossima Champions League, portando dunque a cinque il numero delle squadre spagnole al via.
Ha tutti i connotati di una favola, invece, l’avventura degli ucraini del Dnipro. La guerra con gli indipendentisti russi scoppiata la scorsa primavera ha distrutto lo stadio di Dnipropetrovsk, costringendo i biancoazzurri a disputare le proprie partite casalinghe a Kiev. Inserita nel girone con l’Inter, la formazione dell’est è stata sconfitta due volte dai nerazzurri (D’Ambrosio all’andata e Kuzmanovic e Osvaldo al ritorno) e ha rischiato di uscire già al primo turno. Durante Qarabag-Inter, infatti, agli azeri è stato annullato un gol regolare nei minuti di recupero che li avrebbe qualificati proprio ai danni del Dnipro. Una svista arbitrale ininfluente per Roberto Mancini, ma fatale per il destino della manifestazione. Perché il Dnipro ha superato il primo ostacolo, ha sfruttato un sorteggio agevole nei primi turni a eliminazione diretta e si è presentato senza paura al cospetto del Napoli. 1-1 al San Paolo (con gol in fuorigioco) e storica vittoria in casa: così ora il club fondato 90 anni fa e con soli due campionati sovietici in bacheca sogna la prima affermazione internazionale della propria storia.
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francesco.caligaris@oasport.it