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Rugby, Mondiali Under 20 2015: l’Italia accoglie le future stelle ovali, azzurrini per la salvezza

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Ci siamo. Solo tre giorni e tra Calvisano, Viadana e Parma prenderanno il via i Mondiali Under 20 2015, che sveleranno al mondo le future stelle della palla ovale. E lo faranno in uno scenario tutto italico, in un’occasione da sfruttare al meglio da parte della Federazione e dell’intero movimento rugbistico nostrano per incastrare un importante tassello di un puzzle che vuole l’Italia sempre a caccia di un’insperata crescita a livello internazionale.

Gli azzurrini, invece, dovranno al solito mantenere la categoria ed evitare la retrocessione nel Junior World Rugby Trophy. E non potrebbe essere altrimenti, visti i valori in campo e l’ultimo Sei Nazioni disputato dalla nazionale:  cinque sconfitte, 216 punti subiti a fronte di soli 46 fatti e l’impressione (ma non solo…) di essere completamente di un altro pianeta rispetto alle altre. Lo scorso anno, i ragazzi di Troncon raggiunsero l’obiettivo salvezza ma già sicuri comunque di partecipare alla manifestazione giovanile principale, per via dello status di nazione ospitante. Questa volta, però, la pressione sulle spalle sarà diversa sul gruppo azzurro, praticamente lo stesso del Sei Nazioni. I nomi da seguire? Renato Giammarioli, Jake Polledri e Marco Lazzaroni (terza linea), Luhandre Luus (tallonatore), Luca Sperandio (ala), Yannick Agbasse (ala) e Giacomo De Santis (estremo).

I ragazzi di Troncon dovranno fronteggiare un girone estremamente duro e una delle grandi favorite al titolo, il Sudafrica. I Baby Boks hanno sempre chiuso sul podio negli ultimi tre anni, vincendo nel 2012 e piazzandosi successivamente dietro ai trionfatori. Un anno fa scoppiò il fenomeno Pollard, ora gli occhi saranno puntati sul capitano Hanro Liebenberg e su una mischia di grande spessore. Un gradino sotto, ma comunque fuori portata, l’Australia, affrontata anche nel 2014 dall’Italia in un match concluso 29-3. Decisamente complicata anche la sfida con Samoa, potenzialmente nel mirino degli azzurri ma solo se questi ultimi saranno capaci di limitare gli errori.

Oltre al Sudafrica, le altre due grandi pretendenti al titolo saranno Inghilterra e Nuova Zelanda, rispettivamente bi-campione in carica e vincitrice delle prime quattro edizioni della manifestazione.Charlie Ewels e soci dovranno farsi strada in un girone complicato contro Francia e Galles, oltre che al Giappone, mentre i Baby Blacks del centro Anton Lienert-Brown e della terza linea Akira Ioane se la vedranno con Irlanda, Scozia e Argentina.

Albo d’oro

2014 Inghilterra
2013 Inghilterra
2012 Sudafrica
2011 Nuova Zelanda
2010 Nuova Zelanda
2009 Nuova Zelanda
2008 Nuova Zelanda

Miglior giocatore

2014 Handré Pollard (Sudafrica)
2013 Sam Davies (Galles)
2012 Jan Serfontein (Sudafrica)
2011 George Ford (Inghilterra)
2010 Julian Savea (Nuova Zelanda)
2009 Aaron Cruden (Nuova Zelanda)
2008 Luke Braid (Nuova Zelanda)

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daniele.pansardi@oasport.it

Credit FotosportIT/FIR – Roberto Bregani

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