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Diamond League 2015, Eugene: Gatlin super! Barshim e Lavillenie a quote stellari

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La seconda e ultima giornata della terza tappa della Diamond League 2015 che si disputa a Eugene (Usa) è stata ricca di colpi di scena. Tra le prestazioni notevoli sono da segnalare soprattutto quelle di Barshim nel salto in alto, Gatlin nei 200 metri e Lavillenie nell’asta.

Toccano quasi il cielo sia Renaud Lavillenie che Barshim. Nel salto in alto, l’atleta del Bahrain Essa Mutaz Barshim raggiunge, in soli tre salti (2.28, 2.35, 2.41), oltre quota 2.40 metri; sebbene poi decida di non proseguire, per problemi di crampi, nella rincorsa al record mondiale del cubano Javier Sotomayor. Ma Barshim sembra in grado di saltare misure impensabili.

Il francese, dopo un inizio in sordina e qualche patema nel raggiungere la misura di 5.70 metri, riesce a risollevarsi dal momento di difficoltà e addirittura superare la quota di 6 metri, irraggiungibili per chiunque. Dopo aver superato i 6.05 al primo tentativo, Renaud Lavillenie ha provato ad eguagliare il suo record mondiale di 6.16. Il transalpino ha fallito in tutti e tre i tentativi, ma il nuovo record sembra solo rimandato. Chissà, magari il primatista mondiale proverà a migliorarsi al Golden Gala Pietro Mennea di Roma del prossimo 4 giugno.

Justin Gatlin conferma il suo eccellente stato di forma vincendo i 200 metri con il tempo di 19.68 (mpm e record del meeting), un tempo che eguaglia il proprio primato personale. L’americano, scattato dalla sesta corsia, è partito forte e ha conservato un’andatura notevole fino agli ultimi metri. Lo statunitense resta l’unico atleta a riuscire a scendere notevolmente sotto il muro dei 20 secondi. In Oregon Gatlin ha preceduto il sudafricano Anaso Jobodwana (NR 20.04) e il giamaicano Nickel Ashmeade (SB 20.18).

La gara veloce femminile viene vinta al photofinish dalla giamaicana Ann-Shelly Fraser-Pryce (10.81) che si piazza per pochi centimetri davanti alla sorpresa Murielle Ahoure (Costa d’Avorio), autrice dello stesso tempo dell’atleta caraibica, e la statunitense Tori Bowie (10.82). Solo quarta la nigeriana Blessing Okagbare (SB 10.87), che riesce comunque a mantenere la leadership, seppur condivisa con la giamaicana, nella Diamond race.

Tyson Gay corre 9.86 nei 100 metri e risponde, seppur in parte, al 9.74 del connazionale Justin Gatlin stabilito a Doha nello scorso 15 maggio. L’ex campione mondiale ha battuto l’altro statunitense Michael Rodgers (SB 9.90) e il sorprendente cinese Su Bingtian (PB 9.99).

Nei 400 metri vittoria della beniamina di casa Allyson Felix (50.05) che ha preceduto la connazionale Sanya Richards-Ross (50.29) e la giamaicana Ann Stephanie Mcpherson (SB 50.40). La campionessa europea in carica, la nostra Libania Grenot, si è ben difesa e ha concluso la prova settima con il proprio primato stagionale di 51.91.

La gara degli uomini vede lo strapotere di Kirani James (Grenada) che ottiene il successo nei 400 con il tempo di 43.95, nuovo primato mondiale stagionale, e rifilando oltre mezzo secondo di distacco al primo inseguitore, il rivale statunitense Lashawn Merritt (44.51 SB)

Gli 800 maschili, privi dei migliori atleti della specialità, hanno visto il successo dell’etiope Mohammed Aman (SB 1:44.92) davanti a Nijel Amos (Botswana, 1:45.06) e Taoufik Makhloufi (Algeria, 1:45.17). Tra le donne, vittoria della keniana Jepkoech Eunice Sum (mpm 1:57.82) di appena 5 centesimi sull’americana Ajee Wilson (SB 1:57.87).

Grande battaglia nei 400 ostacoli maschili, dove i due americani Johnny Dutch (SB 48.20) e Bershawn Jackson (48.22) hanno combattuto fino all’ultimo metro e hanno regalato spettacolo ai tifosi di casa.

Perentorio successo del francese Pascal Martinot-Lagarde nei 110 hs, che ha corso 13.06 (mpm) e che gli sono stati sufficienti per battere l’americano Aries Merritt (13.12), l’altro statunitense David Oliver (13.14), che conserva il primato nella Diamond race in questa specialità, e il cubano Orlando Ortega (13.14).

Nei 3000 siepi impressionante prestazione di Ezekiel Kemboi (Kenia) che ha frantumato la mpm e il record del meeting con il tempo di 8:01.71. L’atleta del Corno d’Africa ha battuto in volata il connazionale Kipchoge Jairus Birech (SB 8:01.83).

Assolo dell’etiope Genzebe Dibaba che conduce la prova dei 5000 metri dal primo all’ultimo metro e stampa il tempo di 14:19.76, ovvero il nuovo record della manifestazione.

E’ sufficiente la misura di 63.07 metri alla tedesca Christina Obergfoll per imporsi nel lancio del giavellotto.

Nel triplo donne, la colombiana Caterine Ibarguen salta nell’ultimo tentativo 15.18, suo primato stagionale, e batte la russa Yekaterina Koneva (15.04).

Nei 1500 femminili, vittoria dell’atleta di casa Jenny Simpson (4:00.98) che ha preceduto Mercy Cherono (Kenia, 4:01.26) e l’olandese Sifan Hassan (4:01.65).

Chiude il programma di gare nella città dell’Oregon la prova del miglio: successo di Ayanleh Souleiman (Gibuti) che conclude la sua prova con il record mondiale stagione (3:51.10) restando per un decimo davanti all’americano Matthew Centrowitz.

 

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sergio.arcobelli@oasport.it

Foto: Atletica-Renaud-Lavillenie-pagina-FB Lavillenie

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