Nuoto
Nuoto, Giochi Europei Baku 2015: l’Italia scopre il suo oro a Sorrento! Quattro medaglie, che giornata
Oro! Sveva Schiazzano sorprende tutti nella serie veloce dei 1500 stile libero e, dalla corsia uno, rimonta portandosi in vetta ai 1100 metri e nuota senza coraggio fino al trionfo giovanile europeo a Baku 2015. L’azzurra, in forza alla Swimming Sorrento, tocca in 16’40”17 (personale abbassato di oltre venti secondi) e anticipa l’ungherese Janka Juhasz (16’40”39) e la spagnola Marina Castro Atalaya (16’46”16). Quarta negli 800 sl e settima nei 400, con questo trionfo inaspettato – scrive la Fin che è stata convocata grazie alla pressione del responsabile tecnico Walter Bolognani nonostante non avesse ottenuto il tempo limite – permette all’Italia di compiere un grosso balzo in avanti nel medagliere. Non siamo più la nazione degli argenti (altri tre quest’oggi dal nuoto, sei in totale): c’è anche dell’oro nel Bel Paese.
Gli altri grandi protagonisti di giornata sono Giacomo Carini (200 farfalla), Giulia Verona (200 rana) e Alessandro Miressi (100 stile libero). Una fiumana di talento che si arrende solo davanti a Russia e Gran Bretagna, oggettivamente un gradino sopra a tutti gli altri. I tre non hanno infatti nulla di cui rimproverarsi. Il primo firma il nuovo record italiano juniores in 1’57”46 e viene battuto solo da Daniil Pakhomov (1’57”04), la seconda si arrende con il personale di 2’25”91 (ieri in semifinale 2’29”) al nuovo primato mondiale giovanile di Maria Astashkina (2’23”06) e il terzo tocca in 50”04, anticipato dal jet Duncan Scott (49”43). Ci sono eccome motivi per sorridere anche con un argento al collo.
Lorenzo Glessi parte bene nei 200 misti, ma cede tra seconda e terza frazione e non va oltre il quinto posto in 2’02”82: trionfa l’austriaco Sebastian Steffan in 2’01”39. Nei 100 sl Alessandro Bori paga forse la pressione: è settimo in 50”46 cedendo comunque il posto sul podio al compagno di staffetta veloce. La stanchezza accumulata tra semifinale e finale gioca invece un tiro mancino a Tania Quaglieri e Martina Menotti, rispettivamente sesta e ottava nei 50 dorso peggiorando i propri personali ottenuti nella semifinale che apre la sessione pomeridiana. Vince un’altra austriaca, Caroline Pilhatsch (28”60), mentre le azzurre da 28”97 e 29”37 toccano in 29”16 e 29”49. La rana maschile parla lituano: ispirandosi alla connazionale Ruta Meilutyte, Andrius Sidlauskas è oro in 27”81.
Capitolo semifinali: domani vedremo al via Jacopo Bietti nell’atto conclusivo dei 200 dorso, per lui ottavo crono di ingresso in 2’01”96. Fa paura il britannico Luke Greenbank, già oro nei 100 e davanti a tutti in 1’57”53, più di due secondi di margine sui rivali. Stesso discorso per la russa Anna Openysheva nei 200 stile libero: unica sotto i 2′, tocca in 1’59”42 e si candida di forza per il successo finale. Non parte nei 100 farfalla Ilaria Cusinato: miglior tempo per la russa Polina Egorova, unica a infrangere il muro del minuto (59”67).
Infine, le staffette parlano russo. 7’16”08 nella 4×200 stile libero maschile – sul podio anche Gran Bretagna e Germania, azzurri quinti (Filippo Meglio, Alessandro Miressi, Matteo Cinquino e Alessio Proietti Colonna 7’25”34) – e 4’03”22 nella 4×100 mista femminile. Qui l’Italia (Martina Menotti, Giulia Verona, Tania Quaglieri e Camilla Tinelli) è ancora quinta in 4’16”28 dietro alle solite Olanda, Gran Bretagna e Germania.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Facebook Mattia Mei (Giacomo Carini in azione)