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Ciclismo

Tour de France 2015, quarta tappa: Seraing-Cambrai. Sarà ancora spettacolo sul pavé!

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Un anno fa, su queste pietre, Vincenzo Nibali ha gettato le fondamenta per il successo nel Tour de France 2014. Ogni anno i gladiatori del nord scendono su questo crudele campo di battaglia. Pietre, che scorrono arrembanti sotto le ruote. La Grande Boucle torna sulle strade della Parigi-Roubaix nella quarta tappa della 102esima edizione della celebre corsa a tappe francese.

La partenza, come da tradizione, non presenterà particolari difficoltà. Primo ostacolo la salita allaCittadella di Namur, dopo 53 chilometri, dove si assaggeranno i primi tratti in pavé su 2 chilometri al 5% di pendenza media. Il primo settore vero di pavé è posto dopo 103 chilometri (da Pont a Celles fino a Gouy les Pieton), comunque isolato dagli altri tratti di strada sulle pietre. Dal 177esimo chilometro, inizia l’Inferno. Sei tratti, di fatto, uno dopo l’altro, in poco più di 30 chilometri. Da Artres a Famaras il primo della serie, poi il settore di Verchain Maugre (tre stelle di difficoltà su cinque), da qui fino a Saulzoir. Poco dopo il Saint-Python, seguito da Quevy e Carnieres, posto a 13 chilometri dalla conclusione. L’arrivo, 223 chilometri dopo la partenza da Seraing, in quel di Cambrai. 

La potenziale incidenza di questa tappa sulla classifica finale dipenderà, ovviamente, dalle condizioni atmosferiche: la pioggia, già protagonista 12 mesi or sono, renderebbe infinitamente più selettive le stradine di campagna del nord della Francia. Discorso simile per il vento, che potrebbe selezionare il gruppo mettendo in difficoltà coloro che sono poco avvezzi a correre nelle classiche rimanendo sempre nelle avanguardie del plotone.

Anche con il sole, comunque, la situazione è critica per atleti longilinei e leggeri come gli uomini di classifica. Vincenzo Nibali in questa occasione potrebbe tentare un attacco per mettere in difficoltà la nuova Maglia Gialla Chris Froome e gli avversari Alberto Contador e Nairo Quintana. Potrebbe trovare alleati negli uomini da classiche che possono puntare al successo di tappa, come il compagno Lars Boom, l’olandese Sep Vanmarke e il tedesco John Degenkolb.

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