Pallavolo
Volley, Berruto è al capolinea? L’Italia deve cambiare il suo CT? Nazionale in difficoltà…olimpica
In molti stanno invocando l’esonero di Mauro Berruto. Ormai da più parti si chiede il licenziamento in tronco del CT della Nazionale Italiana di volley maschile.
Sulla graticola dal disastroso 13esimo posto dei vergognosi Mondiali in Polonia (peggior risultato degli ultimi trent’anni), il coach torinese sembra aver smarrito la bussola del suo gruppo che aveva trascinato a una sfilza di medaglia consecutive prima di quella sciagurata spedizione: bronzo olimpico a Londra 2012, argento agli Europei 2011 e 2013, bronzo in World League nel 2013 e nel 2014, bronzo alla Grand Champions Cup nel 2013.
Una serie di piazzamenti favolosi che ormai nessuno più si ricorda. Le critiche a Berruto sono piovute anche da Bertoli, ex capitano dell’Italia, per mezzo della Gazzetta dello Sport.
La “Cacciata dei 4” (l’epurazione di Zaytsev, Travica, Sabbi e Randazzo) ha mostrato la personalità del nostro Commissario Tecnico, ma la sensazione chiara e netta (mai smentita) è che non si abbia più il comando del timone. Il gruppo sembra essersi spezzato e, fino allo scorso weekend, era un’autentica polveriera. Certo sarebbe bello avere delle motivazioni ufficiali su questo stato d’animo, ma pure Travica si è rifiutato pubblicamente di darle: “Ne parlerò prima con chi di dovere, poi sarà il momento del confronto pubblico” ha dichiarato durante la trasmissione radiofonica condotta dal grande “Brugio”.
Già, giusto per parlare del Brugio. L’intero staff tecnico è stato smantellato dopo il Mondiale 2014. Tutti…tranne il CT. Situazione un po’ paradossale, unica nella storia dello sport italiano contemporaneo.
La Federazione non si è mai pronunciata in merito, ha nuovamente dato fiducia a Berruto ma, altra sensazione, sembra aver abbandonato questa Nazionale a se stessa. Avallando la cacciata e sostenendo qualsivoglia scelta tecnica, compresa quella di togliere la fascia di capitano a Birarelli dandola a Travica…
Berruto ha dato davvero tanto all’Italia del volley e, probabilmente, non è mai stato compreso abbastanza. Sì, è sempre mancato l’assalto all’oro questo è vero. Spesso criticato per il suo “essere filosofo”, anche dall’immenso Mister Secolo Lorenzo Bernardi che era tra i papabili per prendere la panchina della nostra Nazionale dopo la spedizione polacca (poi non se n’è più parlato e Lollo ha iniziato la sua avventura all’Halkbank Ankara, club dove ha giocato Juantorena e dove quest’anno militerà Travica).
È davvero arrivato al capolinea? Ma se davvero la sua avventura è agli sgoccioli non era forse giusto fare questo passo questo inverno? Era lì che bisognava fare le scelte più dolorose. Non ora quando si sono buttati via sette mesi e con la Coppa del Mondo dietro l’angolo, le Olimpiadi (si spera di arrivarci a questo punto…) lontane solo un anno!
Il progetto Rio è partito da un pezzo, la rosa azzurra è sostanzialmente quella attuale, quella che ben conosciamo (ok l’innesto di Juantorena, ma sappiamo già che avverrà). Sicuramente il cambio di allenatore darebbe una scossa all’ambiente. Due strade: o la cacciata ha davvero fatto bene e messo in chiaro le cose oppure… Ma, altra sensazione, poco o nulla cambierà.
E poi, ultimo punto, dove si trova un nuovo allenatore della Nazionale in questo momento? E quali sarebbero i nomi?
ale sandro
23 Luglio 2015 at 14:16
Avevo già detto la mia su come vedevo la questione. Ho letto vari commenti e articoli qui e da altre parti,tutti interessanti come punti di vista. Mi viene da fare l’avvocato del diavolo (o del Berruto , ormai scaricato da tutto l’ambiente e appassionati , apparentemente escludendo mister “Ora no, perchè ci sono i mondiali femminili”, salvo fargli terra bruciata intorno cambiandogli l’intero staff).
Chiedo proprio per capire meglio: come avreste, o meglio come avrebbero impostato la prima parte di stagione Stoitchev, Giani, Bernardi, Velasco , Platonov risorto, Daimon, Mitamura e altri coach degli anime giapponesi, chiunque volete voi, sapendo sin dall’inizio di non poter nemmeno allenare un solo giorno fino a world league bella che terminata, due schiacciatori come Juantorena e Parodi? Quale sarebbe dovuto essere il sestetto , l’opposto e quali di banda (Lanza e Antonov?) tutta la world league?
Davvero non riesco a biasimare le scelte di chi si rende conto di dover fare solo contro tutti. E vi richiedo TOCCANDO FERRO,legno,quello che vi pare… nel malaugurato caso che sia Juantorena che Parodi non siano in grado di disputare tra poco più di un mese e mezzo la World Cup nella maniera migliore possibile,cosa dovrebbero fare i già citati papabili, al posto del tecnico torinese?
alebi
23 Luglio 2015 at 11:52
Beh tutti invocano Stoytchev perchè nel momento in cui serve ridare innanzitutto disciplina all’ambiente, il bulgaro non ha eguali (a parte il solo Velasco). Inoltre è uno che allena tanto ogni fondamentale e questa è una carenza che si nota nella nazionale attuale. Un altro è Bonitta ma, fortunatamente, è impegnato con la nazionale femminile che sembra promettere molto bene (anche se la vedo ancora un po’ lontana dal fare il salto di qualità definitivo, vedi partita buttata con la Russia).
pedratscher
23 Luglio 2015 at 11:26
Che dite di proporre un contratto a Stoitchev? Non c’è allenatore migliore in circolazione. Sotto ogni punto di vista.
Federico Militello
23 Luglio 2015 at 11:27
Potrebbe davvero essere l’uomo giusto, ma la Federazione non mi sembra propensa ad affidarsi ad uno straniero.