Pallavolo
Volley, è nata la nuova Italia! Zaytsev opposto? Rientro dei centrali, Juantorena per sognare, che sestetto?
Gianlorenzo Blengini si è appena seduto sulla panchina della Nazionale Italiana di volley maschile e ha già dovuto diramare le convocazioni per il ritiro che precede la Coppa del Mondo (8-23 settembre), prima occasione utile per qualificarsi alle Olimpiadi 2016.
Convocazioni che hanno già fatto discutere, che hanno disegnato una nuova Italia. Analizziamola…
Partiamo dal presupposto che ha smosso tutte le coscienze. Perché “perdonare” solo due degli epurati di Rio de Janeiro e non tutti i 4 protagonisti della cacciata? Forse il motivo del “tutti a casa” non era solo disciplinare? Soprattutto va annotato che la Federazione, comunicato la nomina di Blengini, aveva espresso che i fatti di Rio sarebbero stati puniti…
Ad ogni modo il nuovo CT ci restituisce Ivan Zaytsev e Giulio Sabbi con un’importante novità rispetto a quanto visto in questa stagione. Lo Zar dovrebbe tornare a giocare da opposto, sbugiardando così tutte le scelte di Berruto che era stato assecondato da vertici federali. I dubbi permangono sotto il profilo etico e professionale ma quantomeno troviamo Zaytsev nel ruolo a lui più congeniale e adatto, quello in cui si sente più sicuro e convinto di dare il meglio di sé (premesso che da schiacciatore non aveva fatto brutte figure).
È altrettanto chiaro che il ritorno alle origini del nostro bomber ha stabilizzato la coppia di schiacciatore che sarà verosimilmente composta da Filippo Lanza e Osmany Juantorena. È proprio l’italo cubano la grande novità di quest’estate: ha mantenuto la parola data a Berruto (a cui va conferito il merito di averlo lavorato ai fianchi) e vestirà l’azzurro, convinto nella testa e nell’anima.
La nostra Pantera (si perdoni il soprannome) ci aiuterà sicuramente a dare la graffiata che ci è mancata ultimamente. L’italo-cubana torna a giocare per una Nazionale dopo anni, ha ripreso a tutti gli effetti dall’infortunio che gli ha rovinato gli ultimi mesi con l’Halkbank Ankara e il suo contributo offensivo sarà risolutore. Da vedere come si integrerà nel gruppo e se davvero il suo potenziale è quello che conoscono e si aspettano tutti.
Pippo è invece una sicurezza. Cresciuto esponenzialmente nell’ultima stagione a Trento (e Stoytchev ha i suoi meriti, unitamente a Berruto che puntò su di lui fin dall’origine) è ormai diventato un caposaldo di questa Italia: il suo apporto in ricezione ci aiuta in maniera importante a ricostruire il gioco e in attacco si fa sentire se viene messo nelle condizioni di farlo.
Oleg Antonov e Iacopo Massari sono le altre due bande. Sembra evidente che partiranno indietro nelle gerarchie, pronti a dare il proprio contributo.
Il ritorno di Zaytsev in posto 2 ha naturalmente modificato anche le gerarchie nel reparto opposti. Luca Vettori e Giulio Sabbi, altro epurato di Rio rientrato nei ranghi, sembrano essere i designati vice dello Zar: ma chi sarà preferito? Non dimentichiamoci che Sabbi è anche l’opposto di Macerata: il doppio incarico influenzerà la scelta di Blengini?
Nessun dubbio, invece, sul ruolo di palleggiatore che sarà affidato in toto a Simone Giannelli. Si presenterà alla Coppa del Mondo da maggiorenne dopo aver già incantato in World League (memorabile il suo incontro con la Serbia, ma calò contro la Polonia) e nella Finale Scudetto vinta da Trento. Deve semplicemente trovare un po’ di continuità ai grandi livelli ma il futuro è tutto suo: sicurezza, varietà di colpi, ottimo carisma, maturità e genuinità. Può davvero servire bene Zaytsev con cui si era già ritrovato alla grande, dovrà calibrarsi con Juantorena (ah, anche lui uomo di Macerata…) mentre con Lanza c’è già parecchio feeling. Dragan Travica è ormai nel dimenticatoio (ma rientrerà mai in Nazionale?), Davide Saitta e Daniele Sottile (ops l’alzatore di Latina, l’ex squadra di Blengini…) sono le due riserve: saranno loro due a giocarsi un posto per la Coppa del Mondo.
Al centro due graditissimi ritorni dai problemi fisici. Matteo Piano ha smaltito i postumi dell’operazione, Simone Buti risponde presente. E così il reparto dei centrali torna a essere ben popolato dopo una World League in continua emergenza. Emanuele Birarelli capitano super titolare ma davvero questi quattro uomini, considerando che Simone Anzani che ha giocato titolate in World League, possono interscambiarsi e dare altissimo rendimento all’Italia: ampissima scelta, deciderà squisitamente il campo (anche perché non ci sono uomini di Macerata…).
Il libero è indiscutibilmente Massimo Colaci, tra gli uomini migliori in assoluto in questa prima parte di stagione: ha recuperato davvero qualsiasi pallone. Riserva Salvatore Rossini, rientrato a sorpresa dopo essere stato allontanato (per motivi tecnici) già tempo fa e va out Andrea Giani. Il reparto più chiaro di tutti.
Dunque 16 uomini saranno a Cavalese da domani pomeriggio. 14 posti per la Coppa del Mondo (8-23 settembre): uno scarto sarà in cabina di regia (o Sottile o Saitta), l’altro nel reparto d’attacco (o si taglia un opposto tra Sabbi e Vettori oppure uno schiacciatore tra Massari e Antonov). In Giappone si andrà alla caccia del pass olimpico.
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