Nuoto
Nuoto, Mondiali Kazan 2015, batterie: Carli c’è, è finale! La 4×100 sl maschile sogna
Sipario calato ed è subito partenza sprint a Kazan per i Mondiali 2015 di nuoto. I big scaldano i motori, l’Italia fa il suo portando Ilaria Bianchi in semifinale nei 100 farfalla (58”37, è quattordicesima), Diletta Carli in finale nei 400 stile libero (4’07”15, sesta con il terzo miglior tempo della carriera) e le staffette tra le migliori otto (e quindi anche dodici, il che significa pass per Rio 2016) del primo, atteso, pomeriggio con in palio le medaglie.
La 4×100 stile libero femminile (Erika Ferraioli, Silvia Di Pietro, Federica Pellegrini da 53”92 e Laura Letrari) è settima in 3’37”88 e torna in finale dopo dieci anni, quella maschile (Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini) addirittura terza in 3’14”44. Nel pomeriggio, soprattutto per quanto riguarda gli uomini, assalto a un podio difficile ma non impossibile. Servirà la prestazione della vita, cambi perfetti e cuore oltre l’ostacolo, perché Russia e Francia sembrano superiori, ma le clamorose eliminazioni di Usa (11esima) e Australia (13esima) aprono orizzonti di speranza nel possibile duello con il Brasile. Anche Carli può stupire, a patto di migliorare il personale di 4’05”49.
Davanti la medaglia d’oro può già essere assegnata a Katie Ledecky, che inizia in maniera travolgente un Mondiale che vedrà la baby statunitense andare all’assalto di tutte le gare a stile libero eccetto i 100. In batteria il cronometro si ferma su 4’01”73 senza apparentemente sforzare. Si profila un duello spaziale anche nei 100 rana al maschile: il primatista del mondo Adam Peaty (Gran Bretagna, 58”52) contro il sudafricano Cameron Van Der Burgh (58”59), al solito presente nel momento decisivo della stagione. Katinka Hosszu centra il record europeo nei 200 misti (2’07”30), Sun Yang torna in grande stile sui 400 stile libero (3’44”99), il canadese Ryan Cochrane è terzo (3’45”86) e, a sorpresa, la rivelazione australiana Mack Horton esce con l’undicesimo tempo (3’47″37). Florent Manaudou timbra un 23”15 nei 50 farfalla, Sarah Sjoestroem vola in 56”47 e mette nel mirino il WR.
Tutti eliminati gli altri azzurri impegnati questa mattina nelle batterie. Andrea Mitchell D’Arrigo corona una stagione poco esaltante con un 3’51”31 che non lo mette mai in gioco per la finale e sottolinea i suoi problemi in un 2015 da dimenticare al più presto, Piero Codia non va oltre il 18esimo posto a 14/100 dalla semifinale in 23”81, Alice Mizzau è 17esima in 4’10″92, Elena Di Liddo 32esima in 59”38 e Lorenzo Antonelli 37esimo in 1’02”20.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Swimmeeting Alto Adige