Basket
Basket: Pianigiani e un nuovo (gradito) problema di abbondanza
Il 2013 sarà un anno ricco di grandi avvenimenti sportivi ed uno dei più attesi ed importante è l’Europeo di basket che si giocherà in Slovenia nel prossimo mese di Settembre. Per la prima volta, dopo molti anni, la nostra nazionale si presenta alla massima manifestazione continentale con ottime credenziali e l’obiettivo potrebbe essere anche quello di centrare un posto sul podio.
Parlare già di convocazioni è prematuro, ma senza il minimo dubbio Simone Pianigiani avrà un bel da farsi per scegliere i dodici azzurri, perchè mai come in questa stagione c’è un’abbondanza di talento, da far invidia al resto dell’Europa.
Il maggior utilizzo di giocatori italiani in campionato ha contribuito fortemente alla crescita di molti ragazzi, che hanno cominciato ad assaporare palcoscenici importanti, trovandosi pronti ad affrontare le sempre delicate sfide in maglia azzurra. Finalmente molti giovani sono esplosi e anche le big della nostra SerieA1 hanno cominciato a capire che bisogna puntare su di loro, per assicurare un miglior futuro alle società e a tutto il movimento cestistico italiano.
Come detto il nostro ct avrà un duro lavoro da fare con le convocazioni, ma già qualche nome sicuro lo possiamo già fare. I tre “americani” dovrebbero avere il biglietto per Lubiana già in valigia, ma prima di tutto bisogna vedere in quali condizioni fisiche arriveranno e se le società NBA metteranno dei paletti alla loro chiamata. Rimane ovvio che la loro presenza incida notevolmente sulle possibilità dell’Italia di fare molto bene all’Europeo.
Altri azzurri che sembrano certi della convocazione sono Gigi Datome (miglior giocatore italiano del campionato), Pietro Aradori e Daniel Hackett. Questi tre dovrebbero aggiungersi ai tre citai sopra, ma ne restano ancora sei da scegliere ed è qui che cominceranno i “problemi” per Pianigiani.
Nel reparto dei piccoli (play e guardia) circolano tantissimi nomi e alcuni di questi hanno già indossato la maglia azzurra. Il primo nome, però, è una speranza ed è quello di Travis Diener: il leader della Dinamo Sassari attende con ansia il passaporto e le pratiche per diventare cittadino italiano sono già state avviate; sarebbe assurdo e quasi masochista non riuscire in tempo a certificare l’ex giocatore di Indiana, perdendo così la possibilità di schierare uno dei migliori registi a livello europeo.
E’ ovvio che se il tutto dovesse andare come si spera Travis avrebbe già il posto fisso in squadra e quindi gli ultimi posti se li giocherebbero: Andrea Cinciarini, Alessandro Gentile, Jeff Viggiano, Stefano Gentile, Daniele Cavalliero, Marco Carraretto (uno dei prediletti del ct), mentre sembrano un gradino sotto i giovani Imbrò, De Nicolao, D’Ercole e Moraschini.
Nel reparto lunghi, quello che da sempre ha recato i maggiori problemi alla squadra azzurra, perchè tolto il Mago non abbiamo da anni un centro competitivo e che possa fare la differenza sotto i tabelloni. La riserva di Bargnani dovrebbe essere Marco Cusin, ma scalpitano anche David Chiotti e il giovane Riccardo Cervi. Sulle ali abbiamo una grandissima abbondanza e, detto di Gallinari e Datome, merita un discorso a parte colui che è capitano dell’Italia dalla scorsa estate: stiamo parlando di Stefano Mancinelli, che da quest’estate non ha ancora trovato una squadra e per ora continua ad allenarsi da solo (le ultime voci parlano di Imola in Legadue) e se non si dovesse risolvere il tutto in breve tempo, ci potrebbe essere anche la clamorosa ma motivata esclusione del Mancio dalla lista dei convocati.
Come detto i nomi ci sono e qualche giovane scalpita per essere protagonista in Slovenia: su tutti Achille Polonara e Niccolo Melli, che ala fine potrebbero davvero spuntarla e vivere così la loro prima esperienza importante in maglia azzurra; ma non va dimenticato anche qualche giocatore più esperto come Tomas Ress, sul quale il ct si è già espresso in maniera molto favorevole, vista la splendida stagione che l’aostano sta disputando con la Montepaschi Siena.
Bisogna ricordare come Pianigiani tenga molto al gruppo e potrebbe preferire giocatori capaci di portare qualcosa in più non solo in campo, ma anche all’interno dello spogliatoio in termini di leadership, esperienza e personalità. Non resta che augurare buon lavoro al nostro commissario tecnico, con la speranza che faccia le scelte giuste che lui e i suoi dodici ragazzi possano davvero riportare l’Italia ai vertici del basket continentale.
andrea.ziglio@olimpiazzurra.com
foto tratta da fip.com