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Boxe, Europei Samokov 2015: competizione sotto tono, giudizi rimandati ai Mondiali

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Sabato scorso sono andati in archivio i Campionati Europei di boxe 2015, organizzati per la terza volta dalla Bulgaria, ma per la prima dalla città di Samokov dopo le edizioni di Varna 1983 e Plovdiv 2006. Una competizione che, per varie ragioni, non ha offerto il meglio del panorama continentale del pugilato dilettantistico, anche se questo non deve servire a sminuire le prestazioni di coloro che sul ring continentale c’erano. Tuttavia, va sottolineato che mancavano molti dei migliori interpreti europei, perché già qualificati ai Mondiali di Doha attraverso i Giochi Europei di Baku oppure perché impegnati a preparare i prossimi incontri dell’AIBA Pro Boxing.

I Campionati Europei servivano infatti, oltre che per assegnare le medaglie continentali, a completare il quadro dei qualificati per i prossimi Mondiali. Ma l’assegnazione di alcuni posti per la competizione iridata già in occasione degli European Games ha permesso agli atleti già sicuri del proprio pass di saltare la prova di Samokov. Lo stesso dicasi per molti di quei pugili che già hanno convalidato il proprio biglietto per le Olimpiadi di Rio 2016 attraverso le World Series of Boxing e l’AIBA Pro Boxing.

Nonostante le assenze, gli Europei 2015 hanno sostanzialmente confermato gli equilibri della passata edizione, quella di Minsk 2013, con la Russia e l’Irlanda che si sono classificate nuovamente al primo ed al secondo posto del medagliere finale. Da notare che questa volta i pugili della Gran Bretagna hanno combattuto tutti sotto l’insegna della Union Jack, mentre in passato eravamo soliti vedere soprattutto i gallesi contendere le medaglie agli inglesi.

Per i colori azzurri, il bilancio va considerato positivo per due ragioni: innanzi tutto, perché le medaglie di bronzo di Francesco Maietta e Salvatore Cavallaro riportano l’Italia sul podio dopo il digiuno di Minsk 2013, ma soprattutto per la giovane età dei due atleti che hanno ottenuto questo risultato. In più è arrivata anche la qualificazione mondiale di Domenico Valentino, che forse avrebbe potuto fare di più se non avesse trovato ai quarti di finale il futuro campione europeo, il britannico Joseph Cordina.

Nel complesso, dovremo comunque attendere i Campionati Mondiali di Doha per avere un’idea più definita degli attuali equilibri della boxe dilettantistica, poiché in Qatar ritroveremo i medagliati dei Giochi Europei, oltre a molti dei migliori interpreti degli altri continenti. In definitiva, però, con il moltiplicarsi delle competizioni e delle sigle, sarà solamente ai Giochi Olimpici di Rio 2016 che potremo vedere all’opera tutti i migliori pugili del pianeta all’interno di una stessa competizione.

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Immagine: EUBC

giulio.chinappi@oasport.it

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