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Atletica, Mondiali 2015 – Farah Campione nella storia. Trionfo Schwanitz, quanti 5.70 dall’asta, scaramucce 100m

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Prima giornata ai Mondiali 2015 di atletica leggera. Assegnati i primi titoli e i primi big sono scesi in campo.

 

100 METRI (maschile) – Batterie:

Justin Gatlin il migliore, Usain Bolt si nasconde, Asafa Powell promosso, impressiona Jimmy Vicaut. Eliminato l’azzurro Jacques Riparelli con 10.41. CLICCA QUI per il resoconto completo di tutte le batterie e l’analisi dei big.

 

10000 METRI (maschile) – Finale:

Mo Farah non tradisce il pronostico della vigilia e trionfa in 27:01.14. Si conferma Campione del Mondo dopo i numeri di Mosca 2013, tris da Campione Olimpico e Campione d’Europa. È entrato nella storia dell’atletica leggera (per il mezzofondo) perché mai nessuno aveva aperto una così lunga striscia di trionfi a livello internazionale, senza dimenticarsi che è anche Campione Olimpico, del Mondo ed Europeo sui 5000m (chiamato alla riconferma in settimana).

Il Kenya prova a mettere pressione al britannico, i tre africani fanno gara di testa, Farah prende il controllo a due giri dal traguardo e allunga in maniera decisiva al suono della campanella (ultimo giro corso in 54 secondi netti). Nessuno lo può fermare e così Geoffrey Kamworor (27:01.76) e Paul Kipngetich Tanui (27:02.83) si devono accontentare di argento e bronzo davanti al connazionale Muchiri (27:04.77) e al bianco statunitense Galen Rupp (27:08.91). Ritirato Imane Merga, uno dei favoriti della vigilia.

 

GETTO DEL PESO (femminile) – Finale:

Christina Schwanitz sfrutta al meglio l’assenza della leggenda Valerie Adams e si laurea Campionessa del Mondo per la prima volta in carriera. La tedesca, che compirà 30 anni alla vigilia di Natale, conquista così la sua seconda medaglia mondiale dopo l’argento di Mosca 2013 e si mette al collo il secondo oro internazionale consecutivo dopo quello agli Europei di Zurigo 2014.

La ragazzona di Dresda ha dominato la stagione e oggi lo ha ribadito piazzando un interessante 20.37 (a soli 4cm dal suo personale) con cui ha scavalcato la cinese Gong al terzo tentativo di gara. Lijiao si era portata subito al comando (20.30), aveva fatto esultare il pubblico di casa che si è però dovuto zittire di fronte al numero della Schwanitz. Podio completato dalla statunitense Michelle Carter (19.76).

 

SALTO TRIPLO (femminile) – Qualificazione:

Le big non si sono nascoste nelle qualificazioni del salto triplo. Caterina Ibarguen la migliore tra le super big con un agevole 14.42 realizzato in assoluta scioltezza, ma la miglior misura dell’eliminatoria è della bulgara Gabriela Petrova (14.44).

L’ucraina Olga Saladuha si mantiene in scia alla favorita colombiana con 14.34, mentre Ekaterina Koneva è leggermente attardata (14.12) e non ottiene la norma di qualifica a differenze delle altre rivali tra cui anche la kazaka Olga Rypakova (14.33) e l’israeliana Hanna Knyazyeva-Minenko (14.27).

In Finale anche le giamaicane Kimberly Williams (14.23) e Shanieka Thomas (14.05), la francese Jeanine Assani Issouf (14.04), la brasiliana Keila Costa (14.03), la tedesca Kristin Gierisch (13.95), la colombiana Yosiry Urrutia (13.84). Eliminata così Simona La Mantia (13.77) per soli sette centimetri: la qualificazione era tutt’altro che impossibile.

 

SALTO CON L’ASTA (maschile) – Qualificazione:

Addirittura 16 uomini raggiungono la norma di qualificazione a 5.70 e conquistano l’accesso alla Finale. Che fatica per il Campione del Mondo Raphael Holzdeppe: il tedesco entra in gara a 5.70, commette due errori e si salva solo al terzo tentativo.

Tutto facile per la star Renaud Lavillenie: si toglie la tuta solo per saltare il minimo richiesto, superato in assoluta tranquillità al primo tentativo.

In Finale anche lo statunitense Sam Kendricks, il polacco Pawel Wojchiechowski, il ceco Jan Kudlicka, il polacco Robert Sobera, lo sloveno Rober Renner, il tedesco Tobias Scherbarth, il ceco Michal Balner, il canadese Shawnacy Barber, il polacco Piotr Lisek, il brasiliano Augusto De Oliveira, il russo Ivan Gertlein, l’argentino German Chiaraviglio, il francese Kevin Menaldo, il croato Ivan Horvat.

 

400 METRI OSTACOLI (maschile) – Batterie:

Fa rumore l’eliminazione del primatista mondiale stagionale Bershawn Jackson. Lo statunitense ha un po’ giocato con il fuoco, ha arrancato prima di pasticciare sul nono ostacolo, poi ha perso i piedi sulla retta finale chiudendo in un alto 50.14.

Out anche il Campione del Mondo Jehue Gordon, mai in forma in questa stagione, eliminato con un elevato 49.91.

Sorprendente Kenya che vince prima e seconda serie con Nicholas Bett (48.37) e Boniface Tumuti (48.79). Nesun problema per Michael Tinsley (48.91), Javier Culson (49.02), Van Zyl (49.12).

Avanzano anche il Campione d’Europa Kariem Hussein (49.08 un po’ imballato nel finale), interessante il turco Yasmani Copello col record nazionale (48.89) e l’estone Rasmus Magi (49.18), agevole Clement (48.75), disattento Johnny Dutch sul finale ma in semifinale (49.97) nella serie vinta da Denis Kudryavtsev (48.51).

 

ETPATHLON:

Dopo quattro prove delle sette in programma, la britannica Jessica Ennis-Hill ha preso un po’ di largo con i suoi 4005 punti, 80 punti di vantaggio sulla connazionale Katarina Johnson-Thompson (39.25). Più attardate l’olandese Nadine Visser (3871) e la favorita canadese Brianne Theisen Eaton (38.65). Domani le ultime tre fatiche.

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