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MotoGP, GP Gran Bretagna 2015: Lorenzo prova l’allungo, Rossi al bivio stagionale

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Dopo il weekend automobilistico di Spa-Francorchamps, tornano a rombare i bolidi del Motomondiale e con loro si ripropone il duello Lorenzo-Rossi. Sì, volutamente in quest’ordine, alla luce del fresco aggancio in vetta alla classifica MotoGP operato dal maiorchino ai danni di Valentino e dell’inerzia del momento, apparentemente tutta a favore di Jorge Lorenzo. E occhio sempre al terzo incomodo, il sornione campione in carica Marc Márquez, distante cinquantadue punti dal tandem di testa ma evidentemente non ancora fuori dai giochi.
Tuttavia, neanche questa volta si vincerà con l’inerzia né tantomeno con le apparenze, anzi occorrerà più che mai tirare a tutto gas, cavalcando mezzi performanti con pneumatici superaffidabili (vero Seb?!), essere solidi a tutti i livelli, non sbagliare nulla, individualmente e nelle scelte tecnico-tattiche dei team. Anche perché la contesa si sposta nel Northamptonshire – Regno Unito, sede dell’Octo British Grand Prix che si disputerà sullo storico circuito di Silverstone, dodicesima prova del Campionato del Mondo, quart’ultima in territorio europeo prima di Misano, Aragona, trittico austroasiatico e chiusura nella Comunità Valenciana, perciò, l’incognita-meteo potrebbe rivelarsi “il” fattore in grado di decidere le sorti di pole/gara e, perché no, dell’intero mondiale.

I due nemici-compagni della Movistar Yamaha arrivano all’appuntamento inglese appaiati a quota 211 punti in testa alla graduatoria iridata, come già detto, però lo spagnolo può vantare ben cinque successi stagionali contro i tre del tavulliese, che da par suo è l’unico pilota della classe regina a non esser mai sceso giù dal podio quest’anno. Rossi ha perso la leadership solitaria proprio dopo la vittoria schiacciante colta da Lorenzo nell’ultimo appuntamento di Brno.
In carriera, il nove-volte iridato ha centrato il successo in sette occasioni in Inghilterra (una in 125cc, una in 250cc, due in 500cc e tre in MotoGP) ma sempre sul circuito di Donington Park.
Per il Dottore, Silverstone rappresenta quindi una sorta di tabù da sfatare, uno degli ultimi rimasti tra sé e la “Decima”, leggasi pure Mito…
Jorge Lorenzo, invece, può vantare con Silverstone un rapporto speciale: vittoria in tre occasioni in MotoGP (2010, 2012 e 2013) e seconda piazza lo scorso anno, a soli sette decimi dal cannibale Márquez. Infine, il coisolano di Rafa Nadal non termina la gara d’Inghilterra alle spalle di Rossi dal 2011.
Capitolo Márquez. Il fenomeno di Cervera non ha la minima intenzione di gettare la spugna, gli ultimi quattro gran premi lo hanno abbondantemente certificato.
Nel 2014 è stata la sua Repsol Honda a tagliare per prima il traguardo davanti a Lorenzo e Rossi: se finisse così anche quest’anno, Lorenzo andrebbe da solo in testa e Márquez non smuoverebbe granché la sua situazione rispetto ai due battistrada, in ottica remuntada.
In cuor suo, il giovane campione in carica dovrà sperare in qualche pesante passo falso degli altri due contendenti poiché, per riconfermarsi numero uno, potrebbe anche non bastargli vincere tutte le gare di qui alla fine del mondiale.

Epilogo campanilistico con il termometro di Casa Ducati. Andrea Iannone ha terminato ogni gara della stagione tra i primi sei. Silverstone non è tra i circuiti preferiti del pilota di Vasto, dal momento che il suo miglior risultato in MotoGP è un ottavo posto ottenuto l’anno scorso col team Ducati Pramac, mentre si è classificato quarto in Moto2 nel 2012. Per chiudere quest’annata sul podio iridato servirà però qualcosa in più della suddetta continuità, magari qualche piazzamento fra i primi tre come avvenuto nel primo terzo di stagione.
Il suo compagno di squadra, Andrea Dovizioso, ha l’onore di essere l’ultimo centauro italiano a conquistare la vittoria oltremanica, a Donington Park; è accaduto nel 2009, quando il romagnolo era in sella alla Honda. Da quando si è tornati a Silverstone, ha chiuso secondo in due occasioni.
Imperativo categorico per il Dovi e la sua Desmosedici, invertire la rotta – tendente al naufragio – delle ultime sei gare: sesto, nono e dodicesimo posto più tre ritiri a fare da contraltare agli eccellenti quattro podi di inizio stagione.

Dio salvi la Regina, okay, ma anche l’inimitabile spettacolo adrenalinico della MotoGP, a Silverstone.

Giuseppe Urbano

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