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Judo, Mondiali 2015: ottavo titolo per Riner, successi per Haga e Yu

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Si sono concluse quest’oggi le prove individuali ai Campionati Mondiali di judo 2015. Sui tatami di Astana, capitale del Kazakistan, si sono dati battaglia i migliori judoka del pianeta nelle categorie +78 kg femminile, 100 kg maschile e +100 kg maschile.

Con si può non iniziare parlando della massima categoria di peso, dove Teddy Riner ha conquistato un ottavo titolo iridato individuale, prendendosi per la settima volta di fila la medaglia d’oro dei +100 kg. Il ventiseienne francese ha ancora una volta realizzato un percorso perfetto, travolgendo i suoi avversari sin dal primo incontro. L’unico a non subire una sconfitta per ippon, proprio come nella passata edizione, è stato il giapponese Ryu Shichinohe, nuovamente finalista perdente della competizione. Riner ha comunque messo a segno un waza-ari ed uno yuko ai danni del nipponico, che non ha mai dato la reale impressione di poter sconfiggere il gigante di Guadalupa. Tra l’altro, la categoria +100 kg è l’unica delle quattordici in programma tra uomini e donne che ha visto trionfare lo stesso judoka del 2014. Il regno di Teddy Riner non è ancora giunto alla fine.

Al di là dell’ennesima vittoria del francese, sulla quale torneremo successivamente con un articolo ad hoc, segnaliamo l’ottima prestazione dell’ucraino Iakiv Khammo, ventunenne che dopo aver conquistato a Baku il suo primo podio europeo si è preso il bronzo anche a livello iridato, risultati che fanno seguito al trionfo dello scorso anno agli Europei junior. Più abituato alle medaglie è il georgiano Adam Okruashvili, anche lui bronzo dopo aver approfittato dell’assenza di Riner per vincere il suo primo titolo continentale in occasione degli European Games.

Sorprende, quanto meno in parte, la vittoria giapponese nella categoria 100 kg, se si pensa che solamente nelle ultime stagioni i tecnici nipponici avevano addirittura preferito non schierarvi nessuno per scarsa competitività. Questa volta, invece, Ryunosuke Haga ha trovato la consacrazione alla quale era atteso dopo la vittoria ai Mondiali junior nel 2010. Il ventiquattrenne ha fatto capire di essere in giornata di grazia eliminando subito il campione europeo, l’olandese Henk Grol, e battendo solamente negli ultimi secondi il francese Cyrille Maret, quando la semifinale sembrava essere indirizzata in favore di quest’ultimo. In finale, invece, ha superato grazie agli shido il tedesco Karl-Richard Frey, che comunque migliora il bronzo della passata edizione.

La festa tedesca prosegue con il terzo posto di Dimitri Peters, che è riuscito ad estromettere dal podio un deludente Lukáš Krpálek, il ceco campione in carica che dopo il titolo continentale ha perso anche quello iridato. Bravissimo anche il belga Toma Nikiforov, che dopo il bronzo europeo trova quello mondiale nonostante la mano infortunata: nel match per il bronzo, ha forse sfruttato le indecisioni di un Maret che pensava di avere vita facile contro un avversario a mezzo servizio per proiettarlo in due occasioni.

Unico italiano in gara oggi, Domenico Di Guida ha iniziato il suo cammino contro il bulgaro Daniel Dichev, eliminato mettendo a segno un ippon su osaekomi. Nella prima parte dell’incontro Di Guida era rimasto piuttosto passivo, accumulando uno shido, ma ha poi saputo dominare la seconda metà del match per avere la meglio sull’avversario. Successivamente, l’azzurro ha sconfitto il tunisino Anis Ben Khaled grazie al conteggio degli shido (tre a due), qualificandosi agli ottavi di finale. Qui, il rappresentante della categoria 100 kg è stato eliminato in soli trentacinque secondi dal francese Cyrille Maret, che ha messo a segno uno yuko e successivamente ha obbligato il judoka campano alla resa in una fase di ne-waza.

Dopo una stagione dominata, la ventottenne cinese Yu Song è andata a prendersi il titolo mondiale della categoria +78 kg. Mai sul podio in questa rassegna, la judoka asiatica ha cambiato marcia quest’anno, vincendo la sua prima medaglia d’oro continentale e soprattutto il World Masters di Rabat. Yu ha affrontato in finale la giapponese Megumi Tachimoto, più abituata a combattere in incontri così importanti. Il match non è stato spettacolare, ma due shido hanno indirizzato il titolo verso la cinese. Tachimoto conquista comunque il suo primo argento dopo ben cinque medaglie di bronzo iridate.

Dopo due titoli mondiali vinti consecutivamente, la cubana Idalys Ortiz si è invece dovuta accontentare della terza posizione. La campionessa olimpica di Londra 2012 ha subito un discusso verdetto ai quarti di finale, dove uno shido al golden score ha dato via libera a Tachimoto, ma ha saputo reagire andando sul podio mondiale per la quinta volta. Il Giappone completa la sua incredibile collezione di medaglie con l’altro bronzo firmato Kanae Yamabe, che cancella così il settimo posto del 2014.

I Campionati Mondiali di judo 2015 si concluderanno domani con le prove a squadre.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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