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Calcio, qualificazioni Euro 2016: nulla di nuovo per l’Italia

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Nulla di nuovo. Italia-Malta 1-0 rispecchia la tradizione, recente e meno, delle partite azzurre contro una “piccola”. Enorme difficoltà a segnare (ma anche pochi pericoli corsi) e minimo indispensabile, grazie al gran fiuto del gol di Graziano Pellè, per scavalcare la Croazia e ottenere il primo posto nel girone di qualificazione a Euro 2016. Tutto sommato è andato tutto per il verso migliore.

Ma la Nazionale di Antonio Conte ancora non fa breccia nel cuore dei tifosi. E’ imbattuta nelle partite ufficiali, è cinica e sta ancora sperimentando – vero – ma a meno di un anno dagli Europei le certezze sono poche. E se qualcuno può dire che c’è chi sta molto peggio di noi – vedi Olanda – è altresì innegabile che, guardando al futuro, c’è poco da sorridere. La strada verso il Mondiale 2018 è durissima e il ct ha avuto la sfortuna di capitare sulla panchina più ambita nel periodo più nero dell’intera storia del calcio italiano.

Quello che non manca è il cuore: con Conte la fame e l’aggressività sono due requisiti fondamentali già solo per essere convocati. No, il punto non è quello. Il problema è la mancanza di gioco, frutto di molti moduli cambiati nel corso dell’anno e di un’assenza di qualità cui neanche i piedi di Pirlo e Verratti insieme sono per ora riusciti a porre rimedio. Ieri sera l’Italia ha provato a tessere le sue trame offensive, probabilmente ci è riuscita anche meglio rispetto al passato, ma a parte qualche verticalizzazione, qualche guizzo personale (ispirato Eder) e qualche occasione su palla inattiva (da ottimizzare visto chi batte, Pirlo, e chi salta, i vari Pellè, Bonucci e Chiellini) ha creato davvero poco.

E’ servito l’ingresso in campo di Antonio Candreva, di gran lunga uno dei migliori calciatori italiani del momento, per cambiare le sorti della sfida. Un cross per Pellè e gol di petto/braccio che ha fatto un po’ discutere nel post partita. Quello che accomuna tutti, però, sono i tre punti e il primo posto nel girone. Questa è l’Italia, le cui goleade si contano sulle dita di una mano nella storia del calcio. Accontentiamoci consapevoli che, in un periodo di vacche magre, le vittorie se non altro fanno morale. I bilanci veri si faranno dopo gli Europei.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Wikipedia

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