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‘Italia, come stai?’: sci alpino, un ‘Dream Team’ azzurro nella velocità

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Sono state disputate sino ad ora 8 gare riservate alle discipline veloci nella Coppa del Mondo di sci alpino: 5 discese e 3 superG: il 50% sono state vinte dall’Italia. Due i successi di Christof Innerhofer (DH Beaver Creek e Wengen), uno per Matteo Marsaglia (SG Beaver Creek) e Dominik Paris (DH Bormio). Senza dimenticare il doppio podio azzurro nel superG della Val Gardena con Werner Heel e lo stesso Marsaglia. Niente spiega meglio dei numeri l’attuale superiorità della squadra italiana rispetto al resto del mondo. Un tempo le discipline veloci erano monopolizzate dall’Austria, in particolare da due campionissimi come Herman Maier e Stephan Eberharter. Ora, considerando anche l’età dei nostri atleti, potrebbe essersi aperta una nuova era tricolore.
Innferhofer, inoltre, è in corsa per la “coppetta di discesa”, essendo distante appena 52 punti dal leader norvegese Aksel Lund Svindal: si tratterebbe di un’impresa storica, perché mai il Bel Paese si è imposto in questa speciale classifica, nemmeno nell’epoca d’oro di Kristian Ghedina.
Si registra una crescita importante anche da parte degli slalomisti, con tre azzurri tra i primi 7 a Wengen: la condizione sta diventando quella ottimale proprio in vista dei Mondiali di Schladming. Proprio in vista della rassegna iridata il dt Ravetto sarà obbligato a delle scelte: sicuri del posto appaiono Manfred Moelgg e Stefano Gross, mentre Giuliano Razzoli e Cristian Deville sembrano in vantaggio su Patrick Thaler, in calo nelle ultime apparizioni.
Notte fonda, invece, in campo femminile, per il quale vi rimandiamo ad un approfondimento di Marco Regazzoni.

Nello slittino abbiamo ammirato l’Armin Zoeggeler dei bei tempi (clicca qui per saperne di più), mentre nello short track Arianna Fontana ha conquistato il quinto titolo europeo della carriera. Un trionfo molto meno scontato rispetto al passato e dunque qualitativamente più importante. Battere un osso duro come la scozzese Elise Christie, leader della Coppa del Mondo nei 1000 metri, non era impresa facile, tuttavia la 22enne valtellinese è riuscita a ribadire la propria superiorità in un Vecchio Continente dove il livello si sta innalzando di anno in anno. Arianna, per puntare al bersaglio grosso ai Mondiali all-round, dovrà migliorare proprio nei 1000, distanza in cui, a differenza degli amati 500 e dei 1500 assimilati al meglio nelle ultime stagioni, fa ancora fatica. Nel complesso, poi, la condizione di forma dell’italiana appare ancora da affinare.
Chi invece è davvero lontana dai propri standard è Martina Valcepina, la quale sembra aver perso quella esplosività che lo scorso anno l’aveva consacrata come una delle migliori velociste del pianeta. Un periodo di scarsa forma, tuttavia, ci può stare: le qualità della 20enne nativa di Sondalo non si discutono.
In campo maschile, invece, il ritorno di Yuri Confortola ha innalzato il livello complessivo di tutta la squadra, anche se il divario dalle nazioni leader in campo europeo (Olanda, Russia e Gran Bretagna) resta importante.

 

federico.militello@olimpiazzurra.com

 

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