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Golf, Open d’Italia Monza 2015: svetta una coppia scandinava, giornata no per Francesco Molianari

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Classifica rivoluzionata nel secondo giro dell’Open d’Italia 2015 (montepremi € 1.500.000), A sorpresa, infatti, si sono portati in testa il danese Lucas Bjerregaard e lo svedese Jens Fahrbring, poco più che carneadi ma capaci di abbassare lo score a -13 (131) sfruttando le condizioni favorevoli della mattinata. Bjerregaard, con cinque birdie ed un eagle, ha fatto segnare un importante 65 (-7), ma il punteggio migliore sul Golf Club Milano di Monza lo ha realizzato Fahrbring, con un bel 64 (-8) frutto di nove birdie ed un bogey.

La coppia scandinava si è lasciata dietro un quartetto di inseguitori a due colpi di distacco: il belga Nicolas Colsaerts (leader 24 ore fa), il paraguaiano Fabrizio Zanotti, il francese Romain Wattel e lo spagnolo Pedro Oriol sono infatti in terza posizione a -11 (133), con Colsaerts che dopo il 63 di ieri non è andato oltre un modesto 70. Rispetto alla prima giornata, inoltre, gli italiani hanno faticato non poco su un percorso comunque con poche difese. Il più brillante di tutti, sorprendentemente, è stato Andrea Perrino, mai nel grande giro e mai oltre il Challenge Tour. Il 31enne, tuttavia, entra nella Top 10 grazie al secondo 67 (-5) consecutivo in settima posizione, a -10 (134 – 67 67): sei birdie ed un bogey per lui, ed un sogno che continua. L’italiano giocherà domani insieme allo scozzese Craig Lee, a pari merito con lui così come due grandi nomi come il tedeco Martin Kaymer e l’austriaco Bernd Wiesberger oltre allo statunitense David Lipsky e lo svedese Rikard Karlberg.

Resiste nelle zone alte della classifica anche il campione europeo dilettanti, il giovane Stefano Mazzoli. Il 19enne ha rallentato la corsa con un 70 (-2), ma partirà nel Moving Day dalla 16esima posizione, con -8. Giornata maledettamente complicata, invece, per Francesco Molinari. Il torinese non va oltre un 72 (Par) su un campo comunque senza grandi ostacoli, realizzando solo due birdie con un pesante doppio bogey, che lo costringono a scivolare dalla seconda alla 25esima posizione con -7 (137). A pari merito con lui, anche l’amateur Lorenzo Scalise, straordinario con 66, e Lorenzo Gagli. Gran bella reazione, dopo un giro in 72, per Edoardo Molinari: il maggiore dei due fratelli stampa un bel 67 (-5) e risale la classifica fino alla 48esima posizione con -5 (139). Per il rotto della cuffia supera il taglio anche Marco Crespi, il padrone di casa. Il lissonese, ma cresciuto proprio sul Golf Club Milano, infila il secondo 70 (-2) di fila e giocherà anche nel weekend con l’ultimo score disponibile, con -4 (140) in 63esima posizione.

Altra delusione cocente, invece, per Matteo Manassero. Il veronese non va oltre un -3 (141) e ad un -1 di giornata e i tagli non superati in stagione diventano dodici in diciotto stagioni. Fuori anche gli altri due giocatori con la ‘carta’ piena per l’European Tour, ovvero Andrea Pavan e Alessandro Tadini, 99esimi con -2. Stesso score anche per Andrea Maestroni e Niccolò Quintarelli. Salutano il Parco Reale di Monza anche Nicolò Ravano, Joon Kim, l’amateur Jacopo Vecchi Fossa, Aron Zemmer (-1), Alessio Bruschi (+1), Federico Maccario, Matteo Delpodio (+2), un deludente Renato Paratore, l’amateur Michele Ortolani (+3), Massimo Florioli, l’altro amateur Michele Cianchetti (+4) e Lorenzo Magini (+9).

Non ha superato il taglio nemmeno Costantino Rocca, ma poco importa. Quel che conta è lo straordinario applauso che il pubblico ha giustamente tributato al più grande golfista della storia italiana, alla sua ultima apparizione sull’European Tour. Lo score? +8, ma sinceramente nessuno ci ha fatto caso.

Twitter: @panstweet

daniele.pansardi@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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