Rugby
Rugby, Mondiali 2015: Italia, missione compiuta. Romania sconfitta 32-22
Vittoria più facile del previsto per l’Italia nella sua ultima partita ai Mondiali 2015 di rugby. Non inganni il punteggio finale di 32-22, perché gli azzurri per oltre settanta minuti hanno sottomesso e dominato un’impotente Romania, uscita allo scoperto soltanto nel finale. Gli uomini di Jacques Brunel conquistano così il terzo posto nel girone e la qualificazione diretta alla Coppa del Mondo 2019, ma salutando l’Inghilterra comunque con pochi sorrisi.
Comincia meglio la Romania, che imbastisce subito una solida rolling maul e si guadagna il fallo italiano. Vlaicu, dalla piazzola, non sbaglia. L’Italia, però, mette subito il naso avanti e bussa forte con Ugo Gori, che trova uno splendido break in mezzo al campo ma non riesce a schiacciare sul suo chip. I romeni liberano, ma per poco. Gli azzurri tornano alla carica poco dopo con una maul, il gioco viene allargato per Campagnaro che si infila tra due avversari e scarica per Sarto, che schiaccia facilmente il 5-3 al 10`. Come nelle previsioni la partita è tutt’altro che spettacolare, gli azzurri hanno qualche idea in più mentre i romeni al 15` restano in 14 per un giallo a van Heerden. Allan ringrazia e ne mette tre dalla piazzola (8-3). L’Italia è evidentemente padrona del campo, domina in mischia e al 21` andrebbe anche in meta con Manici, ma un in avanti in touche ferma tutto. Poco male. Sulla mischia successiva, Gori trova lo spiraglio e marca il 15-3 al 24`. I
romeni questa volta non stanno a guardare, prendono il toro per le corna e arrivano a pochi metri dalla linea di meta. La trincea azzurra resiste per diversi minuti agli assalti ravvicinati dei romeni – che comunque dimostrano nuovamente di avere ben poche idee oltre alla maul – prima del grillotalpa decisivo di Gori. Il mediano di mischia è protagonista ancora al 38`, quando serve con il giusto tempismo Allan in mezzo a due avanti romeni: il mismatch è evidente e l’apertura vola indisturbato in meta per il 22-3, con cui si chiude il primo tempo e di fatto anche il match.
Anche l’inizio della ripresa è tutto di marca italiana, un altro bel break di Allan porta quasi Furno a schiacciare, ma il seconda linea in realtà viene tenuto alto. Sulla seguente mischia ai cinque metri, però, il pack azzurro domina ancora in maniera incontrastata e Alessandro Zanni può marcare comodamente la meta del bonus per il 29-3. L’Italia tira un po’ il freno a mano, concede l’iniziativa alla Romania ma gli Oaks confermano tutti i propri limiti nella costruzione del gioco e non impensieriscono l’ordinata difesa azzurra. Gli azzurri, invece, non fanno grande fatica nel creare pericoli. Al 58′ è Bacchin a bucare la retroguardia romena, ma il centro ritarda forse il passaggio e l’azione si conclude con un nulla di fatto con un chip di Allan in touche. I romeni ci riprovano al 66′, la mischia di riserva italiana soffre e Apostol questa volta schiaccia per il 29-10. Gli azzurri tornano in avanti, guadagnano una punizione e Allan la piazza per il 32-10. La Romania vuole comunque sfruttare il momento favorevole, torna ancora a farsi viva e marca un’altra meta con Poparian. Gli azzurri sembrano già negli spogliatoi, gli Oaks fiutano la possibilità di marcare ancora e lo fanno con Apostol per il 32-22 finale.
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