Fondo
Nuoto di fondo: Rachele Bruni a Rio 2016 per una medaglia
Forse è presto per fare previsioni, ma una cosa è certa. Se Rachele Bruni dovesse presentarsi alle Olimpiadi di Rio 2016 con la forma mostrata dalla prima all’ultima gara di questa stagione, sarebbe tra le favorite per una medaglia. Senza discussioni.
La toscana è infatti ormai entrata in una dimensione internazionale per quanto riguarda la specialità più importante del nuoto di fondo, ovvero la 10 chilometri. Il trasferimento a Roma e i consigli di Fabrizio Antonelli l’hanno portata a compiere quel salto di qualità dopo un periodo difficile che, unito al black-out di Martina Grimaldi (che dovrebbe ripartire dall’Aniene) e ai continui errori tattici di un’Aurora Ponselè altrimenti dominante, la dona al momento il ruolo di fondista numero uno del panorama azzurro.
E l’incoronazione, a livello mondiale, arriverà sabato prossimo a Hong Kong. Rachele Bruni ha infatti ormai ottenuto l’aritmetica certezza del successo nella classifica generale di Coppa del Mondo, ma il titolo (e il montepremi di 30 mila dollari) le sarà assegnato solo in caso di partecipazione alla tappa conclusiva del circuito. Dopo il settimo posto ottenuto domenica in Cina, dunque, vietato ammalarsi o perdere l’aereo: c’è un appuntamento con la storia che aspetta il nuoto di fondo italiano e la 24enne di Firenze. Mai nessuna donna, infatti, ha vinto questa manifestazione. Martina Grimaldi fu seconda nel magico anno 2013 del trionfo iridato nella 25 chilometri a Barcellona. Valerio Cleri, una leggenda al maschile, ha firmato il primo e finora unico successo azzurro datato 2008.
L’interminabile stagione di Rachele Bruni, iniziata a febbraio con una vittoria, si concluderà dunque a metà ottobre. Quattro le affermazioni parziali in Coppa del Mondo: Argentina, Emirati Arabi Uniti, Portogallo e Canada. Ma ai Mondiali di Kazan, l’appuntamento più atteso, sono arrivati due quarti posti che ancora bruciano. Anche perché la sfortuna, unita al crollo fisico negli ultimissimi metri della 10 chilometri individuale, si è accanita sulla toscana anche pochi giorni dopo, con la medaglia di legno conquistata nella preolimpica di Rio. In Brasile l’Italia, che al maschile vanta ben due qualificati, ha potuto vivere realmente le condizioni dei siti olimpici a meno di un anno dal via. Non un’ottima impressione, scriveva su Twitter Stefano Rubaudo, ma la promessa di sistemare il tutto entro l’agosto 2016. Soprattutto l’acqua non proprio cristallina. E in Brasile Rachele proverà a prendersi la sua rivincita contro tutto e tutti.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Rachele Bruni